Energica! la Conferenza Stampa di Gianni Fabbris, Presidente Onorario di Altra Agricoltura e coordinatore del Movimento Salviamo le Bufale, che, dopo 13 giorni di sciopero della fame, ieri ha incontrato il Ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli, può essere definita proprio così: energica, risoluta e schietta.
Senza giri di parole, Fabbris, ha subito affrontato le tre questioni al centro della Conferenza di questa mattina: gli esiti della giornata romana, il giudizio, soprattutto politico, sulla nomina del Commissario Straordinario per la gestione dell’ingestibile piano antiBrucellosi, e le prospettive del Movimento di Lotta Salviamo le Bufale.
Prima dell’incontro pomeridiano presso il Ministero delle Politiche Agricole, in mattinata la delegazione guidata da Gianni Fabbris era stata ricevuta al Senato da un gruppo di Parlamentari fortemente interessati alla vicenda. Le sorti di un settore strategico per l’export preoccupano non poco, sicché quella è stata l’occasione per fare piena luce su una vicenda che stenta ad entrare nel comune sentire della politica romana. Anzi spesso si tende ad oscurare le criticità nel timore di speculazioni e contraccolpi negativi. Agli Onorevoli presenti sono state raccontate le vicissitudini del settore a cominciare dall’inutile massacro, di 140.000 capi sospettati di essere affetti da brucellosi e risultati poi sani agli esami post mortem. Ma sono state anche prospettate le notevoli potenzialità di un settore fortemente modernizzato, ringiovanito e proiettato verso ulteriori momenti di crescita se solo si decidesse di investire invece che macellare.
Uguali ragionamenti sono stati poi trasferiti nella incantevole Sala Cavour del Ministero delle Politiche Agricole dove la delegazione è stata ricevuta dal Ministro Stefano Patuanelli.
A detta dello stesso Fabbris il Ministro non solo ha mostrato interesse alla problematica, ma ha anche garantito la piena disponibilità ad intervenire per quanto di competenza del suo dicastero annunciando, inoltre, che quello di ieri è solo il primo di una serie di incontri che vedranno impegnati il Ministero ed il Movimento alla ricerca di soluzioni per il rilancio del settore.
Nella seconda parte della Conferenza Stampa, Gianni Fabbris ha puntato l’obiettivo sul piano di eradicazione della regione Campania e sulla scelta di un Commissariamento Straordinario, nella persona del Generale Cortellessa, per attuare il piano.
Fabbris, senza mezzi termini giudica il piano ingestibile e testualmente afferma che “non c’è nessuna preclusione pregiudiziale nei confronti del Generale Cortellessa, ma se pure arrivasse Mandrake, non riuscirebbe ad attuare un piano pieno di lacune, contraddittorio ed orientato non già alla soluzione del problema, ma alla distruzione, nella migliore delle ipotesi inconsapevole, dell’intero parco bufalino della provincia di Caserta”. E al lamento di chi accusa la Magistratura di dare ragione agli allevatori che fanno ricorso, perché questa sarebbe la ragione del fallimento del piano di eradicazione insieme alle infiltrazioni del malaffare, Fabbris contrappone un giudizio fortemente negativo nei confronti della struttura tecnica che ha gestito il piano portando il settore al fallimento avendo come unica ricetta l’eradicazione non della brucella, ma direttamente delle bufale e delle aziende. “Per poter cominciare a ragionare e dare fiducia agli allevatori – sostiene Fabbris – è necessario sgombrare il campo dal macigno del piano e di chi lo ha voluto e gestito e che oggi, pur di fronte ad un drammatico quanto evidente fallimento, si oppone ad ogni possibile modifica ergendosi a vero artefice della politica agricola in Campania.” “Di certo – aggiunge Fabbris – a dettare l’agenda non è l’Assessore. A questo punto non si sa più chi comanda chi”. “Per questa ragione – conclude su questo aspetto Fabbris – l’unica strada percorribile per restituire serenità e costruire un dialogo fattivo è il ritiro della Delibera di Giunta che istituiva il gruppo tecnico per la gestione del piano. Se questo è il ruolo che dovrà avere il Commissario Straordinario nel mutato contesto, allora ben venga”.
Sull’ultima questione Gianni Fabbris annuncia il lancio della Campagna Nazionale “TI PIACE LA MOZZARELLA? ALLORA SALVIAMO LE BUFALE”.
L’intento di questa campagna è abbastanza chiaro e nello stesso tempo ambizioso: sostenere la lotta del movimento Salviamo la Bufala per sostenere le economie locali e restituire ai prodotti del territorio la centralità sui mercati. È maturo il tempo per saldare le tante vertenze agricole in atto nei quattro angoli della nazione, e strappare dalle mani dei grossi gruppi mercantili il made in Italy, ovvero quella meravigliosa concentrazione di qualità, tipicità e territorialità che è la vera forza delle nostre economie locali.
Il movimento, quindi, guarda al futuro e punta a Roma per le prossime iniziative di lotta con il coinvolgimento pieno e totale delle comunità locali a partire dai Sindaci che in questi mesi sono stati vicini agli allevatori ed alla loro battaglia. Appuntamento a Piazza Montecitorio entro fine giugno per tenere li i Consigli Comunali aperti
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