INTERNAZIONALIZZAZIONE: GENTILE (CONFARTIGIANATO), AZIONI “A MISURA” DI PICCOLA IMPRESA

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L’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese è uno degli elementi chiave del rilancio della competitività del nostro Paese, soprattutto in un momento di particolare crisi come quello che sta attraversando l’Italia. Le istituzioni pubbliche e le associazioni imprenditoriali sono quindi impegnate tutte insieme in questo percorso di avvicinamento delle imprese direttamente sui loro territori, per aiutarle e supportarle a crescere sui mercati esteri. Si tratta di qualificare le relazioni tra tutti i soggetti, pubblici e privati, che operano nell’internazionalizzazione per l’integrazione ed il coordinamento degli interventi e l’uso razionale delle risorse disponibili. Lo ha sostenuto Rosa Gentile che in rappresentanza di Confartigianato e Rete Imprese Italia ha aperto a Matera i lavori della nona tappa del roadshow per l’internazionalizzazione delle PMI, patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri e promosso e sostenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico e dall’ICE. Come Associazione e sistema delle piccole imprese – ha aggiunto la vice presidente nazionale di Confartigianato – dobbiamo mettere tuttavia in evidenza la necessità di focalizzare maggiormente l’attenzione sulla piccola dimensione di impresa. Occorre che le procedure, i finanziamenti, i bandi, la stessa fase di ideazione delle azioni, il tutto sia “a taglia” e “a misura” di piccola impresa. E che non si continui nell’attribuire un privilegio di fatto per le grandi imprese e i grandi gruppi. È vero infatti che queste ultime sono state storicamente le pioniere dell’export, ma l’obiettivo ora è consentire l’internazionalizzazione del sistema-Paese, che come tutti sanno, è principalmente composto da piccole e piccolissime imprese. Quindi la richiesta e l’auspicio – ha continuato Gentile – è che iniziative come questa servano sempre di più a sintonizzare ed allineare il mondo delle Istituzioni preposte all’internazionalizzazione con il mondo delle imprese che vogliono (o “devono” farlo, per reagire alla crisi) promuovere i propri prodotti all’estero per accrescere la propria competitività ed il proprio risultato imprenditoriale ed occupazionale. Un altro aspetto evidenziato nell’introduzione è che l’evento si svolge a Matera, nel cuore dell’eccellenza storica e artistica del Mezzogiorno d’Italia. Questa – ha precisato la responsabile di Confartigianato per il Sud – deve essere quindi l’occasione per sottolineare quanto sia importante e strategico volgere le azioni e gli sguardi delle imprese e delle Istituzioni della nostra Città, della nostra Regione e del nostro Paese verso i mercati esteri. In questi anni dal punto di vista delle imprese molto è stato fatto per favorire scambi commerciali ed investimenti tra l’Italia e i Paesi dell’area balcanica e mediterranea. Formazione e focus-Paese, missioni imprenditoriali, progetti di assistenza e cooperazione – governativi e regionali – cui spesso Confartigianato ha aderito attivamente accompagnando e affiancando le imprese associate. Si parla delle nostre piccole e micro imprese, che hanno mostrato una capacità di reazione alla crisi attraverso un rinnovato dinamismo degli scambi commerciali con l’estero, a testimonianza della straordinaria potenzialità del nostro modello di sviluppo. Per Gentile non c’è una unica taglia di impresa, ma si può diventare grandi rimanendo piccoli, rimanendo leggeri, di una leggerezza che si nutre di flessibilità, di creatività, di relazioni e di reti. La piccola impresa è già una “rete informale”: infatti fa parte di un sistema più grande (distretto, catena di fornitura, sistema territoriale) da cui prende la parte fondamentale delle sue risorse. Si tratta ora, per accrescere la competitività delle aziende, di qualificare gli strumenti e le competenze per far sì che queste reti si possano estendere in senso trans-territoriale e trans-settoriale cercando interlocutori nuovi anche fuori dei confini nazionali e consentendo all’impresa – nata nel territorio – di andare oltre e presentarsi con successo sul mercato anche internazionale. La giornata – ha spiegato ancora Gentile – è dedicata, in particolare, alle micro, piccole e medie imprese italiane che non si sono ancora affacciate sui mercati esteri o esportano in maniera saltuaria. Occorre, pertanto, per queste piccole e piccolissime imprese, per queste reti territoriali, una forte azione di accompagnamento sui mercati esteri. Servono azioni mirate alla loro tipologia ed alla loro dimensione, servono format progettuali studiati appositamente per loro. Servono format progettuali studiati appositamente per loro. Servono azioni per promuovere l’aggregazione e le reti di imprese. Servono azioni formative per aiutarle a costruire un progetto di internazionalizzazione a medio lungo termine. Servono attività promozionali mirate che partendo dal territorio accompagnino le imprese sui mercati esteri. Ed in questo senso le istituzioni pubbliche e le associazioni sul territorio, che sono gli interpreti dei loro bisogni, sono chiamate a svolgere un ruolo veramente strategico. Il quadro generale è però molto complesso ed emerge con forza la necessità di operare affinché le politiche di promozione ed internazionalizzazione tengano maggiormente in considerazione le esigenze delle imprese piccole e micro.
Nella prima parte dei lavori sono stati approfonditi gli strumenti pubblici di internazionalizzazione, beneficiando degli interventi di rappresentanti delle Istituzioni preposte alla promozione pubblica e all’internazionalizzazione, nonché con testimonianze di imprenditori e con contributi di tecnici. Nella seconda parte, con l’assistenza di funzionari di ICE, SACE e SIMEST, gli imprenditori presenti hanno avuto la possibilità di definire un programma personalizzato per la promozione all’estero delle proprie produzioni attraverso degli incontri con tecnici e specialisti.

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