Riforma sanitaria, infrastrutture sociali, mobilità e trasporti, Matera 2019. Questi i temi dell’assemblea regionale della Cgil Basilicata che si è svolta oggi a Potenza nella sede dell’organizzazione sindacale in via del Gallitello.
“Partendo dal nostro documento Basilicata 2020, bisogna provare a costruire una convergenza su una nuova mobilità nell’utilizzo delle risorse ma soprattutto riallocando e riorganizzando il capitolo royalties sui bisogni di una popolazione che invecchia e perde popolazione giovanile ma al tempo stesso provando ad agganciare i settori più avanzati – ha detto il segretario generale Cgil Basilicata Angelo Summa – Il confronto sul reddito minimo che finalmente sta entrando nella fase definitiva della redistribuzione delle risorse relativa alla card carburanti, deve essere l’occasione per riportare al centro della programmazione regionale una profonda inversione che parta da una visione programmatica che scelga e concentri le risorse su poche e chiare condivise priorità”.
Prima di tutto la sanità. “La riforma sanitaria che il nostro governo regionale vuole attuale è inutile, non sceglie, non qualifica e rischia di compromettere l’intero sistema sanitario regionale costruito fin qui. Una regione piccola come la Basilicata una separazione tra le aziende ospedaliere dalle aziende sanitarie, con la concentrazione in un unico ospedale di più presidi ospedalieri, non agevola i livelli socio assistenziali ma li abbassa, rischiando addirittura di farli scomparire totalmente. Un danno inestimabile in una regione in cui regione priva delle più minime infrastrutture sociali, dove 15.000 bambini lucani dagli zero ai 6 anni sono completamente esclusi dai servizi. Serve un’idea vera di politiche attive di sostegno al reddito, formazione, diritto allo studio, a partire dalla primissima infanzia. Le risorse regionali ci sono, il tema è che vanno liberate dalle strettoie dei soliti noti e da una burocrazia regionale compiacente con una parte della società lucana. Per questo pensiamo che qualità ed estensione del welfare si debbano accompagnare alla riforma del sistema pubblico e al completamento dell’assetto istituzionale.”
E poi il tema della mobilità e dei traporti, la necessità di attuare un nuovo piano regionale che soddisfi la domanda soprattutto in vista di Matera 2019 “il cui programma al momento – dice Summa – è stato completamente disatteso. In questo quadro – conclude Summa – si inserisce un referendum costituzionale che rischia di indebolire ancora di più un Paese e un mezzogiorno che stentano ad uscire dalla crisi, togliendo completamente ogni potere decisionale alle regioni”.
Ha concluso l’assemblea Gianna Fracassi, della segreteria nazionale: “Aumento dei licenziamenti, stallo occupazionale, 100 milioni di voucher venduti. A questa politica sbagliata – ha detto – due sono le strade da percorrere: la carta dei diritti universali del lavoro e il piano per l’occupazione femminile e giovanile”.
Potenza, 19 ottobre 2016
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