“Sono 60 i primi operatori socio-sanitari ad aver firmato in mattinata un contratto a tempo indeterminato con l’Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza”. Lo annuncia con soddisfazione il direttore generale dell’Aor, Giuseppe Spera, aggiungendo che “sono previste altre assunzioni da completarsi nei prossimi giorni, per un totale superiore agli 80 Oss, in linea con quanto previsto nel Piano triennale di fabbisogno del personale 2024/2026”.
“L’arrivo del nuovo personale – sottolinea Spera – è il risultato di una programmazione e di un piano di investimenti che mirano a potenziare non solo le risorse tecnologiche, ma anche il capitale umano dell’Aor San Carlo, per offrire prestazioni e servizi sanitari di elevata qualità nei cinque ospedali aziendali”.
“Consapevoli della funzione nevralgica che gli operatori socio-sanitari svolgono nell’attività di assistenza ai pazienti per soddisfarne i bisogni primari – continua Spera – la direzione strategica ha scelto di investire su queste figure professionali, aumentandone significativamente il numero da 229 a 380. Chi si affida ai nostri ospedali è prima di tutto una persona e poi un paziente, e quella dell’Oss è la figura più vicina alla persona e ai suoi fabbisogni quotidiani”.
Gli Oss sono vincitori di un concorso regionale indetto ed espletato dall’Azienda Ospedaliera nell’ottica di consolidare il contingente di professionisti della salute per rafforzare il personale dei reparti, assicurandone la piena funzionalità. “Ringrazio gli uffici competenti dell’unità operativa Gestione risorse umane – conclude il Direttore Generale – per l’impegno profuso e il lavoro svolto nell’espletamento di questo concorso complesso. A tutti un augurio per un proficuo lavoro”.
Ai neo assunti porge i propri auguri l’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, intervenuto all’incontro di oggi: “Giovani donne e uomini che – dice l’assessore – sapranno portare un valore aggiunto al comparto, contribuendo a creare un ambiente ospedaliero più accogliente e rassicurante per i pazienti. Investire nei giovani Oss significa anche investire nel futuro del sistema sanitario. Il loro è un compito non solo strettamente professionale, perché sono convinto – prosegue Latronico – che si riveleranno linfa vitale per accrescere il livello di umanizzazione dell’intero processo di cura e assistenza, inserendosi nel solco di quello che considero un mantra, una linea guida: il benessere, anche e soprattutto nella sanità, si costruisce con l’apporto di tutti”.
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