Il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge che delega il Governo a intervenire in materia di retribuzione dei lavoratori e contrattazione collettiva. È una riforma che mira ad assicurare ai lavoratori trattamenti retributivi giusti ed equi, nel rispetto della contrattazione collettiva che è il pilastro del diritto al lavoro in Italia. Si dà attuazione, quindi, ad un principio semplice ma fondamentale: nessun lavoratore deve essere pagato meno del giusto.
Il Governo ha sei mesi per adottare i decreti attuativi che dovranno prevedere, tra gli altri, l’esensione della tutela retributiva anche a quei lavoratori non coperti dalla contrattazione e l’introduzione di obblighi retributivi certi in appalti e subappalti, contro il dumping salariale,
Con questa legge, abbiamo portato avanti una visione chiara, non ideologica: difendere la dignità del lavoro, rafforzare la contrattazione collettiva e superare il fenomeno del lavoro povero.
Non abbiamo ceduto a slogan elettorali come il salario minimo imposto per legge che sarebbe stata una risposta facile ma totalmente inefficace e che avrebbe messo a rischio interi settori produttivi, generato contenziosi e indebolito la contrattazione collettiva.
Con il nostro modo di governare il Paese abbiamo già dimostrato che non ci interessa il facile consenso. Siamo stati eletti per risolvere i problemi degli Italiani con scelte serie e concrete. Stiamo mettendo in atto riforme strutturali che renderanno l’Italia uno Stato più moderno ed efficiente. Questa legge garantirà, nel pieno rispetto della Costituzione, una retribuzione proporzionata e sufficiente.
Sen. Gianni Rosa
Roma, 24 settembre 2025
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