
“Anche nella nostra regione la povertà cambia volto, ma resta un’emergenza strutturale. Se un tempo l’emergenza sociale riguardava principalmente i disoccupati, oggi il fenomeno dei “working poor” (lavoro povero) incide profondamente sul tessuto sociale, con il 30% degli occupati che fatica ad arrivare a fine mese. Una realtà fatta di lavori saltuari, instabili, spesso invisibili, che abbiamo definito “lavoratori fantasma”. Una tendenza che si affianca a un altro segnale allarmante: l’aumento delle richieste di aiuto da parte degli over 65, raddoppiati in dieci anni”. Così il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli commentando il report nazionale della Caritas che fa seguito alla significativa iniziativa promossa dalla Caritas Diocesana di Potenza, Muro Lucano e Marsico Nuovo dal titolo “Ri-pensare le comunità – Un’opera di rivelazione”, completando il “pregevole lavoro” – aggiunge il leader della Uil lucana – coordinato dalla direttrice diocesana Caritas Marina Buoncristiano, di intesa con S.E. Mons. Davide Carbonaro.La UIL condivide e sostiene l’impegno della Caritas a dare risposte immediate a bisogni economici specifici. Nello specifico, l’identikit delle 2.552 persone incrociate nel 2024 in Basilicata dai volontari della Caritas – aggiunge – ci racconta una realtà sempre più trasversale, fragile e difficile da intercettare. I “nuovi poveri” lucani costituiscono il 31,5% dell’universo assistito e sono in carico dei centri Caritas in un periodo che varia da 5 a 10 anni; il 41,2% è disoccupato o in cerca di prima occupazione (il 19,8% è occupato con contratti precari). La povertà è peggiorata nell’ultimo decennio e sta cambiando volto. Si tratta di un fenomeno sempre più radicato, cronico e multidimensionale, che colpisce lavoratori, famiglie e anziani. Il problema abitativo è oramai una crisi strutturale, insieme a quello sanitario: molte persone costrette a rinunciare alle cure mediche a causa dei costi o delle lunghe liste d’attesa”
Tortorelli rilancia la proposta di istituire un “Tavolo Permanente delle Povertà e delle Disuguaglianze Sociali” a livello regionale – uno spazio istituzionale in cui istituzioni, parti sociali, imprese, Terzo Settore e mondo della ricerca possano confrontarsi e definire strategie e investimenti.
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