Servizi in cloud, finanziato dal PNRR il progetto del Comune

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Il Comune di Lecce ha ottenuto la somma di 319.556 euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per finanziare il completamento della migrazione in cloud dei sistemi informatici e degli ambienti di elaborazione dati. L’intervento è stato finanziato nell’ambito della Missione 1 del PNRR, che prevede investimenti e interventi per la digitalizzazione del Paese a partire dalla Pubblica amministrazione. Un processo che il Comune di Lecce ha avviato da tempo, al fine di essere aderente al Piano Nazionale di Informatizzazione e che riceverà impulso decisivo dal finanziamento ottenuto.

La migrazione verso il cloud dei servizi applicativi e delle relative banche dati locali rappresenta una vera e propria rivoluzione per i servizi digitali utilizzati dalla Pubblica Amministrazione che il PNRR si è incaricato di portare a compimento a partire dai progetti dei singoli Comuni.

Grazie ai fondi ottenuti, una volta terminata la “migrazione”, il Comune di Lecce potrà utilizzare in cloud le applicazioni ed i servizi interni, specificati in quattordici servizi comunali, la maggior parte dei quali attualmente utilizzati su sistemi e server locali, cosiddetti “in house”.

Grazie al finanziamento ottenuto, il nostro Comune potrà essere parte attiva della digitalizzazione del Paese che il PNRR ha tra i suoi obiettivi principali – dichiara l’assessore all’Innovazione Tecnologica Christian Gnoni – la migrazione dei servizi applicativi verso il cloud garantisce maggiore sicurezza, trasparenza, interoperabilità delle banche dati, uniformità delle procedure e semplicità di accesso. Ringrazio il Settore Innovazione Tecnologica e il Settore Programmazione Strategica per questo importante finanziamento ottenuto. Lecce è già una città nella quale anche i numerosi servizi al cittadino sono accessibili per via telematica; ora siamo pronti per un ulteriore passo in avanti, condiviso questa volta con i comuni italiani più popolosi, per far fare al Paese quell’ulteriore step di cui ha bisogno”.

I servizi interessati dalla migrazione al cloud sono i seguenti: tenuta degli atti e dei registri anagrafici della popolazione residente in Italia e dei cittadini italiani residenti all’estero compresi: acquisizione manifestazioni di consenso al trapianto di organi e rilascio di certificati e documenti di identità personale; tenuta atti e registri dello stato civile, attività in materia di cittadinanza, divorzi, separazioni e testamento biologico (DAT) nonché rilascio di certificati; gestione cimitero, concessioni, contributi, liquidazioni, retrocessioni, trasporti funebri e attività correlate; procedimenti in materia elettorale (tenuta delle liste elettorali, attività relativa all’elettorato attivo e passivo, attività relativa alla tenuta degli albi scrutatori e presidenti di seggio, rilascio di certificazione e tessere ecc.); procedimenti relativi all’esercizio del diritto di accesso agli atti; attività di gestione del protocollo e dei sistemi documentali; albo pretorio e storico atti; gestione comunicazioni istituzionali web, open data e social; attività in materia di edilizia pubblica e privata compresa la vigilanza edilizia; predisposizione bilanci annuali e pluriennali, rendiconti, verifica equilibri di bilancio e assestamento di bilancio, rilascio pareri di regolarità contabile e attestazioni di copertura finanziaria; verifica inadempienze; certificazioni del credito; programmazione; gestione Rendite catastali (ICI, IMU, TUC, ecc.), Tasse sui rifiuti (TIA, TARSU, TARES, ecc.); adempimenti in materia di trasparenza, anticorruzione e whistleblowing (segnalazione illeciti); gestione del Patrimonio Immobiliare dell’ente (alienazioni, vendite, locazioni attive e passive, ecc.); attività per la gestione economica dell’ente (bilanci, entrate, uscite, retribuzioni, ordini per beni e servizi, fatturazione attiva e passiva, ecc.).

Al link la pagina del sito Agenda digitale che descrive la funzione e l’importanza del cloud nazionale: https://www.agendadigitale.eu/infrastrutture/cloud-nazionale-la-pa-diventera-piu-snella-ecco-tutti-i-cambiamenti/

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