LE DUE BARI MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE AL LO SPETTACOLO DI DANZA GRATUITO DELLA COREOGRAFA AMERICANA CAROLYN CARLSON TEATRO ABELIANO PROMOSSO DA RESEXTENSA

comune di bari
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Proseguono gli appuntamenti del programma “Le due Bari”, la rassegna promossa dall’assessorato comunale alle Culture con un finanziamento del Mic.

Mercoledì 2 novembre sarà la volta di Carolyn Carlson, danzatrice e coreografa statunitense che si esibirà in uno spettacolo promosso dalla compagnia di danza contemporanea ResExtensa.

“The ways of Land” è il risultato di un workshop speciale per danzatori professionisti e allievi di livello avanzato, ideato e curato dalla compagnia ResExtensa con la famosa coreografa statunitense. Un corso formativo speciale, completamente gratuito, reso possibile grazie alla sinergia tra le attività di “Unite gli Estremi e Troverete il Vero Centro”, sostenuto nell’ambito de Le due Bari, e il Centro Nazionale di Produzione per la Danza “Porta d’Oriente” – Tra Due Mari”, riconosciuto dal ministero della Cultura e dalla Regione Puglia.

“Siamo molto orgogliosi di ospitare questo spettacolo di danza – commenta l’assessora alle Culture Ines Pierucci – non solo per il prestigio di Carolyn Carlson, icona della danza contemporanea, ma anche perché si tratta del punto di arrivo di un laboratorio molto interessante curato da ResExtensa all’interno del cartellone de Le due Bari, che proseguirà con tantissimi spettacoli di rilievo fino a metà novembre. Potremo assistere, quindi, al finale di un percorso determinato dalla costruzione collettiva di un evento che ha reso spettatori e spettatrici protagonisti pienamente consapevoli”.

Lo spettacolo, a ingresso libero, è al teatro Abeliano, alle ore 21.

Per informazioni prenotazioni@resextensa.it.

CAROLYN CARLSON

Nata in California, la coreografa si definisce soprattutto una nomade. Dalla Baia di San Francisco all’Università dello Utah, dalla compagnia di Alwin Nikolais a New York a quella di Anne Béranger in Francia, dall’Opéra di Parigi al Teatrodanza La Fenice di Venezia, dal Théâtre de la Ville a Helsinki, dal Ballet de l’Opéra di Bordeaux al Cartoucherie di Parigi, dalla Biennale di Venezia a Roubaix, Carolyn Carlson è una viaggiatrice instancabile, sempre in cammino per sviluppare e condividere il suo universo poetico. Erede dei concetti del movimento, della composizione e della pedagogia di Alwin Nikolais, è arrivata in Francia nel 1971. Con Rituel pour un rêve mort, l’anno successivo firma il suo manifesto poetico, con un approccio che da allora non ha più abbandonato: una danza volta alla filosofia e alla spiritualità.

Al termine coreografia preferisce quello di poesia visiva per descrivere il proprio lavoro: dare vita a opere che testimoniano il suo pensiero poetico e, con esse, a una forma d’arte completa, totale, in cui il movimento occupa un posto privilegiato.

Da quarant’anni la sua influenza e il suo successo sono considerevoli in molti Paesi europei. Ha svolto un ruolo chiave nel far emergere la danza contemporanea francese e italiana con il GRTOP all’Opéra de Paris e il Teatrodanza alla Fenice. Ha realizzato più di cento pièce, molte delle quali costituiscono le pagine più importanti della storia della danza, da Density 21,5 a The Year of the horse, da Blue Lady a Steppe, da Maa a Signes, da Writings on water a Inanna.

Nel 2006 ha ricevuto dalla Biennale di Venezia il primo Leone d’Oro, premio mai assegnato prima a un coreografo. È anche Comandante delle Arti e delle Lettere e Ufficiale della Legion d’Onore, la più alta onorificenza conferita dallo Stato francese a chi abbia ottenuto meriti in ambito civile, culturale, militare e sportivo. Fondatrice dell’Atelier de Paris-Carolyn Carlson alla Cartoucherie nel 1999, è stata, con la sua Carolyn Carlson Company, artista associata al Théâtre National de Chaillot dal 2014 al 2016. Nel 2017, parallelamente all’attività principale della compagnia, sono nate nuove forme di creazione, tra cui una mostra e un lungometraggio danzato. Nel 2019 ottiene la nazionalità francese e viene eletta l’anno successivo membro del dipartimento di coreografia dell’Accademia di Belle Arti.

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