La medicina territoriale è un presidio fondamentale per la salute dei cittadini

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L’allarme lanciato dalle strutture sanitarie accreditate che, ad agosto, hanno scoperto di aver già superato il tetto di spesa previsto nel 2022 deve essere accolto.
Non dobbiamo dimenticare le lezioni che l’emergenza sanitaria ci ha insegnato: la medicina territoriale è un presidio fondamentale per la salute dei cittadini e di essa fanno parte le strutture private accreditate che erogano servizi laddove, in molti casi, il Servizio Sanitario Regionale non riesce.
Sarebbero 155 i posti di lavoro a rischio che coprono oltre 44.000 pazienti e 435.905 prestazioni; prestazioni che potrebbero saltare se non si provvede ad una revisione dei tetti di spesa. Dopo il rallentamento nella erogazione delle prestazioni sanitarie dovuto alla pandemia, è un’eventualità che non possiamo permetterci.
Le strutture sanitarie accreditate molto spesso suppliscono alle carenze del SSR in una sinergia che è fondamentale in un territorio come la Basilicata, provvedendo a cure domiciliari che sarebbero altrimenti insostenibili per il sistema pubblico.
È fondamentale salvaguardare le aziende che hanno collaborato con il servizio sanitario regionale nel periodo pandemico e ancor di più è prioritario evitare il blocco delle prestazioni. Auspico, per questo, una pronta soluzione della vicenda che non veda i cittadini penalizzati nel loro diritto alla salute.

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