Da Roccanova al via il F.A.ME con gli Accipiter

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Nella giornata dedicata alla “Sauza ca’ coscia”, recentemente riconosciuta Prodotto Agroalimentare Tradizionale, prenderà il via il F.A.ME. (Festival Appennino Mediterraneo) riconosciuto e sostenuto a partire da quest’anno, e fino al 2024, dal Ministero della Cultura – Fondo Unico per lo Spettacolo.

Lo spirito e il progetto artistico del Festival incrociano luoghi di festa e di promozione di tradizioni, storie e prodotti tipici. La “Sauza ca’ Coscia” sarà al centro della giornata, accompagnato dal vino Grottino di Roccanova DOP. Un Convivium che consolida e rafforza l’idea di abitante culturale, il Roccanovino, su cui il Comune sta investendo insieme ad associazioni e produttori.

Gli eventi del Festival sono accompagnati dai 17 SDGs dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile varata dall’ONU nel 2015. In questo momento è ancor più necessario che le comunità si riapproprino di sfide epocali; la cultura e l’arte possono dare un contributo rilevante a sensibilizzare e mobilitarsi per un futuro migliore.

L’inizio del F.A.ME. è scandito dal brindisi di calici di vino Grottino che lasceranno la scena agli ACCIPITER che dalle ore 22 si esibiranno nell’area park di Via Vittorio Emanuela.

La band

Gli Accipiter, nati per passione ed amicizia nel 2013, ora sono un gruppo di giovani musicisti che con impegno sociale ed entusiasmo, si propone di portare in giro spettacoli in cui le musiche tradizionali del Sud vengono contaminate da influenze più moderne tanto che i primi brani inediti sono stati definiti una sorta di folk-pop-funk, nei quali melodie accattivanti, ritmi aggressivi e testi ritmici e mai banali si fondono in un tutt’uno che risulta subito interessante. L’imponente voce di Michela Labbate, dal timbro intenso e poetico, le melodie ipnotiche della fisarmonica e dell’organetto del virtuoso Domenico Piliero, i ritmi travolgenti di Domenico Dimilta “Terremoto”, prodigioso e spettacolare interprete della tammorra, il basso energico di Benny Amati ,il mandolino e i flauti di Domenico “The Joker” Imperatore, poliedrico e raffinato strumentista, le percussioni incalzanti di Giovanni “Giò”Guarino, la graffiante e cruda sinergia tra chitarra e voce di “Pietro Pietro” Varvarito”, la danza leggiadra della “Libellula Nera” Sara Colucci e il passo incessante di Antonio Maria Loscalzo creano uno spettacolo coinvolgente che punta ad una corrispondenza di sensi tra il pubblico e ciò che succede sul palco, in modo  che la musica sia insieme divertimento e riflessione, evasione e consapevolezza. Il pubblico stesso diventa palco e il ricordo della serata lascia un sapore dolce a lungo.

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