A Colobraro in viaggio tra “Magico e Fantastico”

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Dal 1 agosto al via la VII edizione del percorso teatralizzato itinerante
tra masciare, affascini, monachicchi, lupi mannari e lampadari cadenti

A “quel paese” si continua a sognare e, a dispetto della scaramanzia, nell’anno ’17 Colobraro è pronta per la VII edizione del suo meraviglioso viaggio tra “Magico e Fantastico”.

Dal 1 agosto al 1 settembre, tutti i martedì e venerdì, uno spettacolo ogni ora, dalle ore 18 alle ore 22, accompagnerà i visitatori alla scoperta di un luogo ricco di storia e magia. L’evento, come consuetudine rinnovato rispetto alle precedenti edizioni, offre quattro percorsi: tutte tappe di un unico fantastico viaggio.
Si parte dal Percorso introduttivo con l’accoglienza presso il Palazzo delle Esposizioni/Infopoint. Prima, di varcare la soglia di accesso a “quel paese” è bene munirsi dell’ “abitino” o “cingiok” (come lo chiamano a Colobraro), un potente anti-malocchio confezionato con tre chicchi di sale contro la scaramanzia, tre di grano simbolo di fertilità, tre aghi di rosmarino per combattere gli spiriti maligni e favorire amore e bellezza, fiori di lavanda simbolo di virtù e serenità. (Il contributo è libero).
Tappa successiva il Percorso Museale nel Palazzo delle Esposizioni, dove è possibile visitare la
mostra fotografica “Con gli occhi della Memoria” di Franco Pinna, il fotografo che accompagnò De Martino nei suoi viaggi in Lucania, insieme alla mostra su “La Civiltà contadina” e “La casa contadina”.
E poi si è pronti per immergersi nel “Sogno di una notte a quel paese”, il percorso teatrale itinerante con la direzione artistica e la regia di Giuseppe Ranoia. A popolare la scena circa sessanta figuranti: tutti attori non professionisti del posto, fatta eccezione per Emanuele Asprella. In maniera leggera si attinge a piene mani dagli scritti di Ernesto De Martino. Vicoli e piazzette del Borgo si animano di suggestive presenze, per raccontarvi storie di masciare, fattucchiere, affascini, monachicchi, lupi mannari, morti parlanti, lampadari cadenti e … antropologi. E se dopo aver ascoltato tante storie di malocchio, fattucchiere e folletti non si è ancora “sazi”, il sogno continua a tavola. Il percorso, infatti, si conclude con una sagra a base di piatti tipici e il mercatino dell’artigianato locale. “L’idea – ha spiegato il sindaco di Colobraro Andrea Bernardo – nasce dal fatto che, fino a qualche tempo fa, ovunque si sentiva nominare Colobraro con uno scaramantico ‘quel paese’. Con questo percorso attraverso il “Magico e Fantastico”, abbiamo voluto ribaltare questa immeritata nomea, raccontando, divertendoci, che tutto nasce da una leggenda, rappresentata con grande ironia in un percorso teatralizzato nel centro storico, dai magici scenari, dalle fantastiche vedute e dalle tante attrattive. E i numeri, finora, chi hanno dato ragione facendo di Colobraro l’attrattore lucano con più visitatori. La sfida, adesso, è confermare e, se possibile, confermare le presenze di turisti nel nostro borgo”.

“Siamo pronti per la VII edizione di questo 2000 + 17. I Sogni son belli quando si realizzano. In bocca al lupo a tutti gli attori, a chi lavora dietro le quinte riversando amore infinito per la propria terra e per la propria storia. A chi fatica per condividere questo Sogno. A quanti parteciperanno” (Giuseppe Ranoia)

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