Bolognetti: ecco perché ho aderito ad Azione 

Condividi subito la notizia

Ho identificato in Azione un contenitore in cui la storia e le lotte a cui ho dato corpo, gambe e braccia in questi anni possono avere diritto di cittadinanza. Nel dire grazie al segretario regionale, che da oggi è anche il mio segretario, Donato Pessolano – grazie per le belle parole che mi fanno sentire accolto e a casa – da oggi, quindi, aggiungo alla mia tessera di segretario dell’Associazione Radicali Lucani la tessera del movimento fondato da Carlo Calenda e guidato in Basilicata da un imprenditore di successo. In Azione ritrovo un compagno come Marcello Pittella, con il quale condivido una storia fatta di idee, ideali, un comune sentire. Credo che Azione in Basilicata, grazie alle energie di Donato Pessolano e alla presenza della storia socialista di Marcello Pittella e Gianni Pittella, e di uomini e donne pronti a mettersi in gioco, possa essere un importante luogo di confronto, in cui far nascere idee, immaginare il futuro, battersi in difesa di diritti umani, civili, sociali; un luogo in cui immaginare il nuovo e il possibile, liberi da schemi, stereotipi, totem e tabù. 

Occorre tornare alla politica e alla nobiltà della politica, se non vogliamo essere travolti; occorre dare un governo a territori che da tempo non vengono governati. Occorre ridare forza e dignità alle Istituzioni, alla rappresentanza, alla Costituzione. Occorre far vivere la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.

In Azione, quindi, per i diritti, lo Stato diritto, per la giustizia e la libertà. In Azione nel nome di Rossi, di Salvemini e dei fratelli Rosselli. 

In Azione, quindi, verso il futuro ma ancorati a un passato fatto di storie e idee da far vivere e onorare. 

In Azione in cerca di compagni di azione e di lotta. Compagno, del resto, è colui che mangia e spartisce il pane con un altro. Il “pane” della democrazia, per esempio. Il “pane” di chi dice che “Parigi non vale una messa” e di chi non si comporta come quelle evangeliche guide cieche abituate a filtrare il moscerino e ad ingoiare il cammello. 

Con Carlo Rosselli dico: “É questa assenza di vita, di fede coerente, di combattività che spaventa. Si creda pure nella luna, ma che si combatta per la luna”.  

Hits: 13

Condividi subito la notizia