L’arte come faro sulla bellezza dei territori.

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La valorizzazione del paesaggio lucano nei dipinti di Alessandra Cortese

L’arte può declinare verso l’incanto della vita nelle sue molteplici sfaccettature. Può muoversi tra le prospettive personali e le interazioni con i luoghi amati, in un intreccio che ha sollecitato da sempre la fantasia degli artisti. Ed è così che si presentano i dipinti di Alessandra Cortese, che trasmette nelle sue opere uno sguardo personale, carico di stupore e mistero nei confronti della vita, e anche di meraviglia per la bellezza dei luoghi vissuti.

L’artista di Rocca Imperiale, con un robusto curriculum di premi, mostre in Italia e all’estero, interesse di critici e stampa, ha recentemente focalizzato la sua attenzione sui paesaggi lucani, dove continua a sperimentare la sua ricerca artistica, nutrita da nuove consapevolezze. Ad attirare la sua attenzione, è ora la terra selvaggia e generosa della Basilicata, espressione di una civiltà bucolica permeata di cose essenziali. 

Soprattutto è la magnificenza dei calanchi, e dei suoi scenari fantastici, ad essere reinterpretata da Cortese in nuove immagini pittoriche. Come avviene nel quadro “Paesaggio con Agave”, olio su tela, inserito nel catalogo, in onore di Leonardo Da Vinci, dell’Accademia “Italia in Arte nel mondo” di Brindisi, guidata dal direttore artistico Roberto Chiavarini. Qui è la pianta, posta centralmente e leggermente in rilievo, a far scivolare lo sguardo sui fianchi ondulati della collina frastagliata. Una prospettiva che conferma “l’autonomia espressiva” della Cortese – già evidenziata dall’esperto d’arte Michele Miulli – nel dare anima alle figure in posa, che sono attraversate da vibranti sentimenti. Dal fascino, con una sfumatura di inquietudine, all’ammirazione, al sogno, che a volte si tinge di fiaba.

I colori accesi, di luce intensa, sono l’elemento decorativo prescelto anche per le due panchine realizzate da Cortese per il Comune di Tursi, in provincia di Matera. La pittrice è stata invitata a partecipare, insieme agli artisti Palma Andriulli, Francesco Bernardo, Maria Teresa Prinzo, Lello Lagala, al progetto di decoro urbano portato avanti dall’associazione “Tursi in prima persona” del presidente Franca Di Tommaso, con la collaborazione di Vincenza Cosma, direttore dei servizi generali e amministrativi dell’istituto scolastico Albino Pierro. L’iniziativa è partita ad agosto 2021 e si conclusa da poco con la dotazione di otto panchine artistiche, che impreziosiscono la passeggiata tursitana. Per godere dei luoghi e abitarli con gli occhi educati alla bellezza, ponendo l’accento sulla preziosità dei borghi, ancor più rivalutati dopo lo stravolgimento delle priorità e dei valori a seguito della pandemia.

«Le mie panchine sono due. Entrambe riproducono quadri di autori famosi. La prima è la rielaborazione della “notte stellata” di Vincent Van Gogh, sulla quale ho inserito una frase del pittore stesso. La scelta è caduta su quel dipinto, che è uno dei miei preferiti, perché sono convinta che sognare aiuti davvero a realizzare le proprie aspirazioni. Il sogno diventa materia. La seconda panchina raffigura il quadro di Pablo Picasso “Il tempo della pace”. In realtà, l’opera di Picasso è rappresentata dal foulard che ho riprodotto nella panchina e che abbiamo rinominato “Il volto della pace”. Lui, che ha dipinto le mostruosità della guerra, con quest’opera ha voluto rimarcare un messaggio che condivido pienamente: la pace non viene dopo una guerra, ma si realizza senza la guerra».

Forse la bellezza non sarà in grado di salvare il mondo dalle sue brutture, ma è un anelito irrinunciabile nell’arte di Alessandra. Nei colori prescelti è intuibile anche lo slancio vitale verso la serenità e la speranza. «Spero in una ritrovata armonia tra uomo e natura – ha dichiarato l’artista -. Per questo sono affascinata dal territorio lucano, dalla sua autenticità. Qui si respira ancora un po’ dell’antica anima contadina».

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