
PRESENTATI A ROMA, ALLA PRESENZA DEL CAPO DELLO STATO, DUE VOLUMI STORICI DELLA COLLANA “FECERO LA SCELTA GIUSTA”
Si è tenuta ieri 13 febbraio, presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presentazione di due volumi storici della collana “Fecero la scelta giusta” dal titolo “I poliziotti che si opposero al nazifascismo e I poliziotti che soccorsero gli ebrei” curati dall’Ufficio Comunicazione Istituzionale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno. Presente anche il Presidente del Senato Ignazio La Russa.
La cerimonia è stata aperta dai saluti istituzionali del Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana, seguiti dall’introduzione del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani e della Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni.
Tra i relatori il dott. Raffaele Camposano, già Direttore dell’Ufficio Storico della Polizia di Stato, Aldo Cazzullo, giornalista e scrittore, il Rav. Capo Riccardo Di Segni, Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Roma, l’Arcivescovo Mons. Santo Marcianò, Ordinario Militare per l’Italia e il Prof. Mario Toscano, storico.
Particolarmente toccanti sono state le testimonianze di Ermanno Smulevich, la cui famiglia fu salvata dai nazisti grazie all’intervento dei Commissari di P.S. Giovanni Palatucci e Mario De Vita, e di Gioia D’Angelo, nipote del Commissario di P.S. Antonino D’Angelo, deportato prima nel campo di concentramento di Dachau e poi in quello di Mauthausen dove perse la vita. Ha concluso l’evento il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Le pubblicazioni, che fanno parte del Progetto Memoria, frutto di un approfondito lavoro di ricerca storica, mirano a restituire alla memoria collettiva l’impegno silenzioso e spesso rischioso di funzionari, agenti e dipendenti civili dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza durante il periodo dell’occupazione nazifascista in Italia. Nonostante le difficoltà del contesto storico, molti di loro disobbedirono agli ordini impartiti, parteciparono attivamente alla lotta di Liberazione e salvarono vite umane, sottraendo al loro drammatico destino gli ebrei perseguitati dal nazifascismo, anche a costo di mettere in pericolo la propria vita.
Nell’opera sono tratteggiate non solo le figure di poliziotti già note, in particolare coloro che sono stati riconosciuti “Giusti tra le Nazioni”: Palatucci, De Fiore, Canessa e De Nardis, ma anche quelle di altri appartenenti alla PS che, agendo con altrettanta umanità e spirito di solidarietà, vengono così restituiti alla storia del Paese.
Alle due pubblicazioni hanno contribuito docenti universitari, storici e personalità di spicco del mondo cattolico ed ebraico che ricostruiscono un quadro più completo del reale ruolo della Polizia di Stato in quegli anni.
I volumi si aprono con la presentazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a cui seguono le prefazioni del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Vittorio Pisani e del cardinale Monsignor Matteo Mattia Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente CEI, della Senatrice Liliana Segre e della Sig.ra Edith Bruck (entrambe sopravvissute ai lager nazisti) e del Rav Capo di Roma Riccardo Di Segni.
Ne curano la presentazione anche Monsignor Santo Marcianò, Ordinario Militare per l’Italia, il dr. Gianfranco Pagliarulo, presidente Nazionale dell’ANPI, il Prof. Antonio Parisella, già presidente del Museo della Liberazione. Tra i numerosi autori figurano esponenti degli Istituti della Resistenza, dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, del mondo ebraico (Procaccia e Antonucci, rispettivamente Direttore del Dipartimento cultura e archivista storica della Comunità ebraica romana, Pietracci e Caviglia del Museo della Shoah, l’artista Georges de Canino), degli Archivi di Stato. Nei testi sono presenti testimonianze dirette di superstiti che raccontano del soccorso prestato alle loro famiglie da parte dei poliziotti Palatucci e Attanasio. Una sezione è dedicata ai quattro poliziotti ‘Giusti tra le Nazioni’.
Particolare attenzione è stata posta alle leggi razziali (a cura del Prof. Mario Toscano già ordinario di Storia Contemporanea Università Sapienza di Roma), ai campi di internamento fascisti per ebrei, ai tanti poliziotti che soccorsero questi ultimi favorendone la fuga o alleviandone la detenzione.
Nel volume dedicato ai poliziotti che si opposero ai nazifascisti sono illustrate, tra l’altro, le vicende dell’insurrezione napoletana delle “Quattro giornate” e viene dato un quadro della politica di occupazione tedesca in Italia (Prof. Lutz Klinkhammer, direttore del settore Storia Contemporanea dell’Istituto Storico Germanico di Roma); una sezione è dedicata ai poliziotti trucidati alle Cave Ardeatine (Giglio e Lungaro) e a Forte Bravetta; mentre alcune pagine tratteggiano le vicissitudini degli Internati militari della Polizia.
Nei testi si dà conto anche di una importante iniziativa, quella delle Stolpersteine, Pietre d’inciampo dedicate ai poliziotti meritevoli; il progetto, ideato dall’artista tedesco Demnig Gunter nel 1992, consiste nell’incorporare nel selciato delle città dei blocchi in pietra ricoperti da una piastra di ottone posta sulla facciata superiore. La Polizia di Stato, a partire dal 2022 ha collaborato con l’artista che cura la realizzazione delle Pietre di inciampo che sono state collocate all’ingresso delle Questure dove i poliziotti ricordati prestarono servizio.
I due volumi potranno essere richiesti inviando una mail a segreteria.poliziamoderna@poliziadistato.it, a fronte di una donazione minima di 25 euro a volume, da effettuare a favore del Piano Marco Valerio del Fondo di Assistenza del personale della Polizia di Stato, che sostiene la cura delle malattie pediatriche gravi dei figli minori dei dipendenti della Polizia di Stato.


Sinossi dei 2 volumi
“Fecero la scelta giusta”. I poliziotti italiani che si opposero al nazifascismo
“Fecero la scelta giusta”. I poliziotti italiani che soccorsero gli ebrei.
I volumi in oggetto, ampiamente illustrati e assommanti a circa 700 pagine, intendono offrire una
prima, ma approfondita, panoramica sulle attività e sui profili sugli appartenenti alla polizia che tra
il 1943 e il 1945 si schierarono contro i nazisti e i fascisti e collaborarono con la Resistenza,
aiutando tra l’altro in molti modi anche gli ebrei in pericolo, argomento sinora mai trattato con
esaustività e su cui non esistevano sinora che pochissimi studi dedicati. Tale materia per la sua
densità è stata suddivisa in due volumi, uno dedicato ai poliziotti che si opposero ai nazifascisti e
l’altro a quelli che soccorsero gli ebrei, frutto anche delle attività di studio e ricerca che da diversi
anni si stanno svolgendo nell’ambito del Dipartimento di P.S., finalizzati, tra l’altro, all’istruttoria
per l’apposizione in tutta Italia ai poliziotti vittime dei nazisti delle “Pietre d’inciampo”
(Stolpersteine) dell’artista Gunter Demnig.
Sin dalla fase di progettazione, per i due volumi è stato voluto il più ampio coinvolgimento
possibile di eminenti studiosi ed esperti della Resistenza, dell’occupazione tedesca in Italia, delle
leggi razziali e della Shoah italiana, e il largo coinvolgimento dell’ANPI, della rete degli Istituti
storici della Resistenza, e del mondo ebraico. Non mancano però saggi prodotti da personale
appartenente al Dipartimento di P.S. del Ministero dell’Interno o delle sezioni ANPS, come pure è
stato ricercato il contributo di familiari e testimoni ancora in vita delle vicende di cui trattasi, in
particolare per quanto riguarda le vicende di soccorso agli ebrei in pericolo (si vedano per es. gli
interventi di Ermanno Smulevich e Valentina Supino, bambina all’epoca dei fatti, le cui famiglie
vennero aiutate in modo fondamentale da più di un poliziotto).
I volumi si fregiano delle presentazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Capo
della Polizia Vittorio Pisani, di Rav Riccardo Di Segni, Rabbino Capo di Roma, della Senatrice a vita
Liliana Segre, e del Cardinale Matteo Maria Zuppi, dell’Arcivescovo Santo Marcianò, del Prof.
Nicola Labanca, del Presidente Nazionale dell’ANPI Gianfranco Pagliarulo, del Prof. Antonio
Parisella, già Presidente del Museo della Liberazione di via Tasso.
Quanto al contenuto dei due libri, sin dalla rapida scorsa dei Sommari, si può verificare che si
tratta di volumi ampi e diversificati, che rappresentano non solo un’estesa area geografica,
coprendo Questure e situazioni articolate in tutta Italia (dalla Napoli delle eroiche “Quattro
giornate”, alle Questure di confine con la Svizzera, a Città Aperta Roma e così via), ma anche molte
aree tematiche. A questo proposito, nel volume dedicato ai poliziotti che si opposero ai nazifascisti
sono trattati: l’organizzazione delle forze di polizia e di occupazione nel periodo in questione,
l’occupazione tedesca, l’attività dei poliziotti in contatto con le reti clandestine di intelligence
alleata e con quelle ecclesiastiche di soccorso, i poliziotti “martiri” che pagarono con la vita la loro
attività clandestina a favore della Resistenza in tutta Italia, uccisi alle Fosse Ardeatine (Maurizio
Giglio e Pietro Ermelindo Lungaro), fucilati a Forte Bravetta (Giovanni Lupis ed Emilio Scaglia) o
trucidati altrove, per es. in Toscana gli appartenenti alla Questura di Livorno arrestati nel
momento in cui stavano passando alle formazioni partigiane con armi e mezzi. In esso vengono
illustrate, tra l’altro, le gloriose vicende dell’insurrezione napoletana delle Quattro giornate e il
contributo della Resistenza in Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Emilia
Romagna, Roma e così via. Si parla anche brevemente degli Internati militari della Polizia, di cui
non si sapeva praticamente nulla sinora. Il volume chiude poi con il lungo elenco dei poliziotti
trucidati dai nazifascisti, anche questo inedito.
Nel volume dedicato ai poliziotti che soccorsero gli ebrei, dopo una doverosa panoramica sulle
leggi razziali e sulla condizione degli ebrei, per es. a Roma, si illustrano i profili dei quattro poliziotti
riconosciuti “Giusti tra le Nazioni” da Yad Vashem (Giovanni Palatucci, Angelo De Fiore, Mario
Canessa, Mario De Nardis) e degli altri che si spesero in ogni modo, oltre che nella Francia
meridionale occupata dagli italiani, che si opposero ai tentativi tedeschi di deportare i
numerosissimi ebrei rifugiatisi in queste zone presso le Questure di Fiume, Trieste, Verona, Parma,
Modena, Firenze, Perugia, Roma e così via. Sono pure illustrare le normative e le vicende di alcuni
campi di internamento sotto controllo del Ministero dell’Interno, in particolare di quello di Fossoli
e quello di Campagna, luogo ove risiedeva lo zio vescovo di Giovanni Palatucci. Si danno infine
voce ad alcune testimonianze di vittime della Shoah italiana, in particolare in una intensa intervista
a Edith Bruck.
I vari saggi presentano una messe di dati e di fatti nuovi, aprendo squarci del tutto inediti e talora
sorprendenti sul comportamento di molti membri della Polizia della RSI in merito alla Resistenza e
al soccorso degli ebrei. Una polizia che non fu affatto collaborazionista con le autorità nazifasciste
come sinora ritenuto, e anzi pagò un pesante contributo di sangue alla causa della liberazione e
del riscatto nazionale, elemento sottolineato anche nelle varie prefazioni.
Riassumendo, due volumi che illustrano vicende assolutamente inedite e che gettano una luce sui
tanti poliziotti che furono arrestati, torturati, morirono, o rischiarono di morire nelle carceri
nazifasciste e nei lager nazisti “facendo la scelta giusta”.