Ospedale san Carlo, Fp Cgil su riduzione delle liste di attesa

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“Dopo il trionfalismo con cui il direttore generale dell’ospedale San Carlo, Massimo Barresi, annunciava di aver abbattuto il cento per cento delle liste d’attesa attraverso il blocco dell’intramoenia, ci siamo chiesti – si legge in una nota a firma della Fp Cgil – come abbia fatto in così breve tempo – 60 giorni tra annuncio e blocco effettivo – a risolvere un problema cosi gravoso e ubiquitario. È stato tutto merito dello stop all’intramoenia?
In realtà a ben vedere, la soluzione trovata – sostiene il sindacato – è piuttosto semplice: sono state aggiunte (in misura limitata) nuove sedute ambulatoriali coperte attraverso attività aggiuntive in regime libero professionale lasciando inalterate le liste d’attesa. Per cui, a pochi giorni dal trionfale annuncio, il cittadino che chiama il Cup nell’illusione di poter prenotare una prestazione in tempi congrui trova la medesima lista d’attesa che c’era prima.
In sostanza, grazie ad una lettura “orientata” dell’algoritmo del Cup, si è messo in piedi un vero e proprio bluff, simulando di estrarre dal cilindro la soluzione con cui “magicamente” risolvere un problema complesso quale quello delle liste di attesa. Una semplificazione ispirata da pura demagogia. Bisogna uscire da questa impasse, non si può pensare di dirigere l’azienda ospedaliera regionale a suon di spot ventilando ai cittadini lucani illusorie soluzioni ai bisogni di cui sono portatori e tradendo quel patto di fiducia che sempre deve connotare l’affidamento alle istituzioni pubbliche, tanto più quando si mette nelle loro mani la propria salute.
Non si può consentire al direttore generale della nostra azienda ospedaliera di farsi beffa in questo modo dell’utenza e dell’opinione pubblica. Per uscire dalla imperante e illusoria demagogia occorre mettere in campo strumenti adeguati: va aperto subito il confronto sul piano regionale appostandovi le necessarie risorse partendo dall’intesa sul piano nazionale per il governo delle liste d’attesa (PNGLA 2019-2021).
L’abbattimento delle liste di attesa è uno degli strumenti essenziali per garantire l’effettività del diritto alla salute e non può essere lasciato all’inventiva delle singole aziende, ma va affrontato con strumenti mirati e con soluzioni organiche e sistematiche sulla base delle adottande linee regionali”.

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