IL PIU’ FORTE DI TUTTI NON MARADONA MA FRANCO SELVAGGI POMARICANO CAMPIONE DEL MONDO 1982. LO SPIEGA VIERCHOWOD IN UNA RECENTE DICHIARAZIONE

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di Michele Selvaggi

Non sappiamo quale sia stata la reazione  di Franco Selvaggi –  il calciatore di Taranto, Ternana, Cagliari, Torino, Roma, Udinese, Inter e soprattutto Campione del Mondo dell’Italia  a  Spagna 82 –   alle parole  di Pietro  Vierchowod, tra i migliori difensori  della storia del calcio italiano,  raccontando alcuni passaggi della sua brillante carriera. “ Ho giocato con la Roma  di Liedholm, la Sampdoria di Boskov e la Juve di Lippi, dichiara al  web magazine New Sound Level, ricordando anche alcuni  dei fuoriclasse  con cui ha condiviso spogliatoio e campi di gioco.  “ Quale è stato  l’attaccante che più mi ha messo in difficoltà  nella mia carriera ?” Ed ecco la dichiarazione sensazionale  del difensore di origini russe: “ Ho marcato Zico, Careca, Maradona, tutti i più grandi, ma con un giocatore, trovavo veramente difficoltà. Era Franco Selvaggi . Eravamo molto amici,   ma non riuscivo mai a marcarlo bene, lo soffrivo e mi metteva  sempre in difficoltà, finivo espulso o mi faceva gol”.  Il parere di un difensore  del calibro di Vierchowod, forte fisicamente , esperto, grintoso , con alle spalle una carriera  lunga e prestigiosa, non può certo essere ignorato. Selvaggi è stato un attaccante di classe sopraffina,  abile tecnicamente e con un notevole fiuto del gol che lo portò a realizzare oltre 80 reti nella sua carriera , soprattutto in serie A e B e nel 79 – 80 gli valse il quarto posto  nella classifica dei marcatori del massimo campionato,  dietro mostri sacri come Bettega, Paolo Rossi e Altobelli. Le parole di Vierchowod avranno certamente fatto piacere a Franco Selvaggi, originario di Pomarico come il redattore di questo articolo, ma non avranno certo sorpreso  nemmeno troppo gli appassionati  che lo seguivano, lo ricordano tutt’ora  con piacere e considerano  non del tutto casuale la convocazione ai mondiali di Spagna con la nazionale di Enzo Bearzot, poi vincitore del titolo. Certo, l’infortunio di Bettega, alla vigilia della partenza per la Spagna, fu in quella occasione decisivo,  ma Selvaggi venne pur  sempre preferito  ad attaccanti come Pruzzo e Giordano, segno che il Commissario Tecnico  dell’epoca aveva  ben chiare le doti calcistiche  della punta lucana e non riteneva affatto improprio che affiancasse Zoff, Paolo Rossi e compagnia,  nella impresa spagnola. Il suo primo gol in serie A,  militando nella Ternana, lo farà proprio alla Juve di Bettega  e Zoff e fu proprio alla Juve  che dette un gran dispiacere nel famoso derby di Torino  del 27 marzo 1983, quando, con i bianconeri  in vantaggio di due a zero, guidò in pochi minuti la rimonta granata. Forse gli  uomini di Trapattoni  non avevano valutato a sufficienza i rischi di avere contro  un attaccante di primissimo livello come Franco Selvaggi, e anzi non avevano capito, a differenza di Pietro Vierchowod, che il migliore di tutti non era  Zico o Maradona o Careca, Van Basten o Platini, ma proprio lui, Franco Selvaggi, la punta immarcabile  di Pomarico, Basilicata.

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