La Direzione Lavori Pubblici-Infrastrutture del Comune di Taranto comunica un’interessante opportunità per nuclei familiari in condizione di disagio economico che intendano far ricorso all’installazione di impianti fotovoltaici per uso domestico.
Già istituto nell’agosto di un anno fa, tramite apposito decreto ministeriale, con l’obiettivo di favorire la diffusione delle energie rinnovabili, il “Fondo Nazionale Reddito Energetico” ha reso noto che per le annualità del 2024 e del 2025 otto Regioni (fra cui la Puglia) hanno a disposizione risorse pari a complessivi 80 milioni di euro per realizzare impianti fotovoltaici (di potenza non inferiore a 2 kW e non superiore a 6 kW) e, di conseguenza, sostenere l’autoconsumo energetico.
A coloro che intendono sfruttare appieno questa possibilità, il “Fondo Nazionale Reddito Energetico” fornisce informazioni su come presentare domanda per accedere ai fondi ed indica quali requisiti è necessario possedere per ottenere il contributo. Ad esempio, possono accedere al Reddito Energetico le persone fisiche appartenenti ad un nucleo familiare con ISEE inferiore a 15.000 euro, oppure inferiore a 30.000 euro se si tratta di genitori con almeno quattro figli a carico; potranno presentare domanda i titolari di un valido diritto reale (proprietà, superficie, enfiteusi, usufrutto, uso, abitazione) su coperture e/o superfici di edifici, unità immobiliari e/o relative pertinenze o, ancora, su aree e spazi pertinenziali ove andrà realizzato l’impianto fotovoltaico per cui si richiede l’accesso all’agevolazione. Inoltre, i richiedenti dovranno essere intestatari del contratto di fornitura di energia elettrica delle utenze di consumo asservite alle unità immobiliari di residenza anagrafica del nucleo familiare (va comunque precisato che il requisito potrà essere posseduto anche da un altro appartenente al nucleo familiare ai fini ISEE).
Per poter ottenere il contributo, è necessario che le unità immobiliari su cui installare gli impianti fotovoltaici siano di residenza anagrafica del nucleo familiare ai fini ISEE al momento della presentazione della richiesta di accesso al beneficio. Sono ammesse le unità immobiliari accatastate nel gruppo A delle categorie catastali, con esclusione, in ogni caso, delle unità immobiliari accatastate nelle categorie A1, A8, A9 e A10. Un altro particolare non trascurabile è quello che prevede che l’eventuale quota di energia eccedente, prodotta e non autoconsumata dal cittadino, sia resa disponibile per 20 anni al GSE (Gestore dei Servizi Energetici), che la utilizzerà per finanziare il “Fondo Nazionale Reddito Energetico”.
Per ulteriori informazioni e riferimenti normativi dettagliati è possibile collegarsi al seguente link: https://www.gse.it/servizi-per-te/fotovoltaico/reddito-energetico
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