“Condividere iniziative di questa natura, ispirate ai principi di legalità e trasparenza, significa passare dalla politica del consenso a quella del buonsenso. La tratta ferroviaria Ferrandina-Matera rappresenta il simbolo dell’isolamento che per decenni ha caratterizzato la Basilicata, quindi l’imminente avvio dei lavori segna un’opportunità di rilancio economico e sociale che parte da questa infrastruttura strategica e proietta il territorio verso l’Adriatico e il Tirreno. Quello di oggi è un primo passo che, nel 2026, porterà Matera nella rete infrastrutturale nazionale, potenziando il trasporto lucano su ferro”.
È quanto ha dichiarato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Donatella Merra, intervenendo questa mattina a Matera, nelle sede di Vigili del fuoco, in occasione della firma del Protocollo di legalità per l’appalto dei lavori della nuova linea ferroviaria Ferrandina-Matera-La Martella, alla presenza del Prefetto Sante Copponi, della responsabile per l’investimento di Rete ferroviaria italiana, Elisabetta Cucumazzo, e di rappresentanti istituzionali, delle forze dell’ordine, delle associazioni di categoria e delle sigle sindacali.
“Parliamo di una infrastruttura di una complessità straordinaria – ha aggiunto Merra – che, in una tratta di circa 20 chilometri, vedrà molti interventi su opere di ingegneria esistenti, con attività di valorizzazione e ripristino, e che prevede un investimento complessivo di circa 429 milioni di euro”.
“Nel nuovo Piano regionale dei trasporti – ha proseguito l’assessore – vengono contemplate tutte le infrastrutture fondamentali per lo sviluppo lucano e nel contratto di servizio che stipuleremo con Trenitalia è concordata la fornitura di almeno 8 nuovi rotabili che serviranno a garantire il servizio nella tratta materana e nella fascia jonica, quest’ultima servita sino ad oggi solo in via sperimentale usufruendo dei treni delle regioni limitrofe”.
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