L’economia non riparte deregolarizzando ma puntando sulla qualità del progetto

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Con la pubblicazione del DL semplificazioni appare immediatamente come sia in corso una operazione di deregolarizzazione e non di semplificazione. Le patologie che affliggono i lavori pubblici non sono affrontate in maniera organica ma, attraverso una serie di deroghe che, di fatto, aumentano la difficoltà di interpretazione e di uso della norma. Quello che non viene affrontato è la soluzione delle procedure programmatorie e autorizzative dei progetti, vi sono solo una serie di deroghe a tempo. Servono azioni strutturali come fissare i tempi certi per il rilascio di tutte le autorizzazioni o creare definitivamente la banca dati telematica omnicomprensiva necessaria per superare i tempi morti delle verifiche dei requisiti. Servirebbe la pubblicazione di bandi tipo su tutte le procedure di appalto. Anche la sospensione dell’albo dei commissari di gara e dell’utilizzo delle centrali di committenza mostra come, l’attuale impostazione del legislatore, non vada in direzione delle competenze e della qualità. La qualità progetto, che è il cuore delle opere pubbliche, viene abbandonata ricorrendo agli affidamenti diretti o ai massimi ribassi. Servono progetti e progetti di qualità. In questa direzione l’iniziativa portata avanti in Basilicata che prevede l’erogazione a fondo perduto di risorse agli enti locali per attività di progetto, consente di creare un portafoglio di progettazione che, candidata a finanziamenti europei può creare progresso. Alla legge regionale, che favorisce l’unione dei Comuni, denominata “La Basilicata si progetta” che vede come primo firmatario il consigliere Acito, a cui il nostro Ordine ha prestato una collaborazione scientifica, va il merito di avere una visione basata sulla qualità del progetto.     

IL PRESIDENTE

arch. Pantaleo DE FINIS

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