DRIFFest 2024 – Da giovedì 25 a sabato 27 luglio, le ultime tre serate con Marco D’Amore, Matteo B. Bianchi, Vito Palmieri, Adrian Bravi, Nicoletta Verna

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Il DRIFFest 2024 in dirittura d’arrivo. Ultimi tre appuntamenti per una quindicesima edizione che non ha finito di regalare grandi emozioni e spunti di riflessione. La settimana conclusiva parte da Bari, in largo Vito Maurogiovanni, giovedì 25 luglio, alle 19.30, con “Del Racconto, la Strada”. Una serata che si aprirà con “I giorni di vetro” (Einaudi) di Nicoletta Verna, romanzo intenso e coraggioso, presentato con l’editrice Giorgia Antonelli, che ci parla della nostra fragilità e della nostra ostinata speranza di fronte allo scandalo della Storia attraverso le vicende di Redenta, nata a Castrocaro il giorno del delitto Matteotti: un mondo di radicale violenza – il Ventennio, la guerra, la prevaricazione maschile – eppure di inesauribile fiducia nell’umano.

A seguire, la proiezione del corto In un mondo di lupi di Israa Ben Hassine, realizzato dagli studenti dell’I.C. Sarnelli De Donato Rodari di Polignano (interverrà il docente di cinema, Fabio Leli) e del film francese A passo d’uomo di Denis Imbert, un viaggio unico e senza tempo alla scoperta della natura, della bellezza della Francia e della rinascita personale di Pierre (Jean Dujardin), autore ed esploratore, che, risvegliatosi dal coma profondo, decide di attraversare la Francia a piedi dal Mercantour (a Sud est) fino a Cotentin (all’estremo Nord Ovest).

Secondo appuntamento sulla muraglia di Bari vecchia (largo Vito Maurogiovanni) venerdì 26 luglio alle 19.30 con “Del Racconto, la Rinascita”, dedicato in apertura al romanzo “Adelaida” di Adrián N. Bravi (Nutrimenti), presentato dalla psicologa Silvia Godelli. Il libro, entrato nella dozzina finalista del Premio Strega 2024, ripercorre con amicizia e grazia le tappe della vita di una donna d’eccezione: Adelaida Gigli, artista anticonformista e brillante, madre (alla quale verranno strappati i figli, entrambi desaparecidos), una delle figure femminili più sorprendenti dell’Argentina del secolo scorso. Un romanzo biografico che, attraverso l’umanità formidabile di una donna e di un’artista, racconta gli anni della dittatura, l’impegno politico dei più giovani, il fermento culturale, la forza della letteratura argentina.

A seguire, spazio al film La seconda vita raccontato al pubblico barese dal suo regista, Vito Palmieri. Il percorso interiore di Anna, una giovane donna, il cui tempo si è fermato quando era poco più che adolescente: lei stessa è stata causa di un evento drammatico che le ha stravolto la vita e ora deve affrontare una nuova fase, riconciliandosi con la società, con sua madre e, soprattutto, con se stessa, attraverso un percorso di riparazione.

Gran finale sabato 27 luglio alle 19.30 con la Notte Bianca di Cinema&Letteratura di Puglia intitolata “Del Racconto, la Speranza”, nella corte del Castello Svevo di Sannicandro di Bari. Ospiti che ritornano: Matteo B. Bianchi, premiato dagli spettatori del DRIFFest nella scorsa edizione per il suo doloroso romanzo “La vita di chi resta”, stavolta protagonista con “Generations of love”. Con la docente Fausta Demichele, lo scrittore, editor e autore televisivo, approfondirà i temi del suo romanzo cult del 1999, tornato in libreria con Fandango Libri in un’edizione speciale che lo celebra, arricchita da una serie di inediti. Non un sequel della storia, piuttosto una sua esplosione, racconti fulminanti che ruotano attorno a quegli stessi personaggi, episodi satellitari che ci fanno sorridere e commuovere, oggi come allora.

Subito dopo, un altro prestigioso ritorno al DRIFFest 2024: l’attore e regista Marco D’Amore, torna al festival (nel 2016 portò Un posto sicuro del sodale Francesco Ghiaccio) per presentare al pubblico di Sannicandro, Caracas, sua seconda regia di finzione dopo L’immortale, affascinante affresco di dolente umanità in una spiazzante Napoli noir. Giordano Fonte (Toni Servillo) è uno scrittore napoletano che si aggira in una Napoli che inghiotte e terrorizza ma allo stesso tempo affascina, una città che non riconosce più dopo esservi tornato dopo molti anni. Ma non è solo. Con lui c’è Caracas (lo stesso D’Amore), un uomo che milita nell’estrema destra e che sta per convertirsi all’Islam, alla ricerca di una verità sull’esistenza che non sa trovare.

Giordano canta l’amore impossibile tra Caracas e Yasmina, interpretata dalla folgorante Lina Camélia Lumbroso, attraversando una città dove tutti sperano di non perdersi, di salvarsi. Tutti, anche Caracas e Giordano, sognano di poter aprire gli occhi dopo un incubo e scorgere, dopo il buio della notte, una giornata piena di luce.

Nel corso della serata finale, verranno svelati e consegnati i premi del festival, realizzati dall’artista pugliese Gianni Marsico, decisi dagli spettatori che ogni sera hanno votato il Miglior film sez. I quattrocento colpi – Miglior film sez La terra vista dalla luna – Premio “Francesco Laudadio” Miglior Interprete – Miglior libro Non ci resta che leggere.  

Questa edizione di “Del Racconto, il Film” è sostenuta da Regione Puglia, da Apulia Film Commission, dai Comuni di Bari, Giovinazzo, Mola di Bari, Sannicandro di Bari, Carceri di Trani e Turi, dall’ufficio Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Regione Puglia, dal Teatro Pubblico Pugliese.

Tutti gli incontri sono alle 19.30 a ingresso libero, fino a esaurimento posti.
Info: 328/4071538 o su ibambiniditruffaut.com.

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