Crisi idrica: se non ci sono dati, non c’è governo. Basta parole, servono responsabilità

Condividi subito la notizia

Mentre si avvicina il Consiglio Regionale Straordinario del 21 luglio, come Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani lanciamo un appello chiaro: servono responsabilità vere e decisioni concrete. Le parole non bastano più. La politica non può continuare a navigare tra dichiarazioni vaghe e rassicurazioni generiche.

Abbiamo ascoltato l’assessore Cicala parlare di una crisi “meteorologica”, assicurare che “gli agricoltori stanno ricevendo acqua” e dichiarare che lo scambio idrico con la Puglia durerà pochi giorni, circa due settimane. Ma se davvero non c’è una crisi, perché convocare consigli straordinari? Chi sta smentendo chi?

Le affermazioni dell’assessore sembrano più un tentativo di rassicurazione che una reale fotografia della situazione. Ma senza numeri ufficiali, senza dati chiari, tutto resta approssimazione. Quanta acqua è stata trasferita? Qual è il fabbisogno effettivo? Quali territori stanno subendo i tagli? E soprattutto: cosa accadrà dopo l’estate? 

Chiediamo evidenze ufficiali, misure strutturali, responsabilità definite. Non si governa con frasi vaghe o con il “più o meno”. Servono dati puntuali, trasparenza e una visione strategica. Altrimenti, la politica rischia di diventare una chiacchierata da bar, dove tutto é opinabile.

Oggi si convocano consigli straordinari a livello provinciale e regionale. Ma serve chiarezza: o c’è crisi, oppure no. Se c’è, si affronti con misure adeguate. Se non c’è, si spieghi perché le istituzioni sono in mobilitazione. E se qualcuno ha mistificato la realtà, è doveroso che se ne assuma le responsabilità, anche valutando un passo indietro. 

Noi, come giovani agricoltori, non abbiamo scelto di restare in Basilicata per assistere passivamente. Lavoriamo ogni giorno in un contesto difficile, spesso inascoltati. Non indossiamo cappellini coordinati, né partecipiamo a manifestazioni telecomandate. Pretendiamo rispetto. E siamo pronti a fare la nostra parte, senza cercare visibilità, ma esigendo verità e competenza.

Durante la campagna elettorale si prometteva una svolta nella governance del Consorzio di Bonifica. Oggi tutto tace. Ma noi non dimentichiamo. E l’acqua – come la memoria – scava.

Se anche questo Consiglio Regionale dovesse limitarsi all’ennesimo giro di parole, allora la mobilitazione sarà inevitabile. Ma sarà una mobilitazione vera, spontanea, seria. Non una passerella, né una protesta di rito.

Siamo “incazzati” – sì – perché viviamo nella regione con la maggiore risorsa idrica del Sud, eppure la nostra agricoltura muore di sete. Questo non è solo un paradosso. È il risultato di una governance inadeguata. Non è colpa della meteorologia, è una crisi di gestione. A questo punto, se non esiste una visione chiara, si valuti l’ipotesi di una regia esterna: un commissario straordinario, indipendente, che riporti ordine e trasparenza nella gestione delle risorse idriche. Perché senza coordinamento, senza programmazione, senza responsabilità, non c’è alcuna governance.

Abbiamo scelto di restare, di lavorare, di contribuire. Ora pretendiamo lo stesso da chi ci governa. Non ci troverete allineati con bandiere o copioni scritti da altri. Vogliamo rispetto per il nostro lavoro, non pacche sulle spalle. Se essere giovani significa solo ricevere promesse, allora abbiamo già perso. Ma se significa portare serietà, spirito costruttivo e coraggio, allora siamo qui. E non ce ne andremo.

Divulgate questo messaggio. Condividetelo. Fatelo vostro. Perché da una coscienza civica può nascere una politica più alta. E solo così, chi governa sarà costretto ad ascoltare.

Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani

Views: 0

Condividi subito la notizia