LBP sull’importanza dei Piani per attivare risorse: il caso del Piano Sociale di Zona di Potenza

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Abbiamo sostenuto nei mesi passati – come Gruppo Consiliare de “La Basilicata Possibile” al Comune di Potenza – la necessità di un Piano sociale per le “comunità” della nostra città, mettendo al centro una nuova visione di welfare sempre più vicinoalle persone fragili, vulnerabili, bisognose, rendendole meno marginali e maggiormente protagoniste nella costruzione di un proprio autonomo progetto di vita.

Lo abbiamo fatto attraverso una serie di incontri e seminari, che hanno visto la partecipazione della rete cittadina del Terzo settore, ma anche le testimonianze di altri Amministratori comunali di città nelle quali il Piano sociale costituisce, ormai da anni, un importante strumento di programmazione (Mantova, Bologna).

Ciò che abbiamo sostenuto è che solo attraverso un’articolata programmazione, capace di coinvolgere i molti enti ed associazioni di cittadini volontari che donano il loro tempo agli altri nelle forme più diverse, si potesse avviare un percorso partecipato in grado di aderire alle molteplici esigenze che la società oggi esprime, mettendo in campo strumenti di co-progettazione e co-programmazione per condividere gli obiettivi e per definire insieme le azioni più efficaci per conseguirli.

Senza il Piano Sociale di Zona sarebbe stato difficile anche intercettare finanziamenti provenienti dai diversi Programmi della Regione Basilicata, dello Stato, del PNRR.

Oggi, dopo il comunicato dell’Assessore alle Politiche sociali, Fernando Picerno, e del Dirigente dell’Unità di Direzione Servizi alla Persona, Giuseppe Romaniello, nel quale si evidenzia come la “possibilità di candidare una o più azioni per un totale di circa 8 milioni di euro, di cui 2 milioni per infrastrutture” sul programma “PN Metro” per le città medie del Mezzogiorno, dipenda anche dalla capacità progettuale del Comune di elaborare azioni e interventi “in coerenza con gli obiettivi strategici indicati nel Piano Sociale di Zona”, siamo ancora più convinti non solo di aver indicato la giusta strada da perseguire, ma anche della necessità improrogabile per l’Amministrazione comunale di dotarsi di strumenti di programmazione che possano, da un lato, valorizzare le competenze interne e l’articolato tessuto dei saperi e di esperienze della società civile, e dall’altro, consentire di farsi trovare pronti a intercettare tutte le risorse che i vari programmi mettono a disposizione degli Enti locali.

Come Gruppo Consiliare de “La Basilicata Possibile”, continueremo, già dalle prossime settimane, a formulare le nostre proposte e a indicare quei progetti di largo respiro che, secondo noi, è necessario mettere in campo, anche su altri settori, guardando al bene comune della nostra città.

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