Crisi Sanitaria: un plauso per la presenza e le parole di Mantoan. Il presidente Bardi ribadisce di essere al lavoro per trovare una soluzione e, col nuovo direttore Bortolan, si auspica una nuova stagione fatta di ascolto e collaborazione.

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Il pomeriggio del 17 gennaio si è tenuto l’incontro fra Regione e le strutture sanitarie accreditate Lucane. In occasione del tavolo di confronto, il governo regionale avrebbe dovuto comunicare la soluzione inerente alle prestazioni erogate nel corso dell’ultimo trimestre del 2022 dalle strutture accreditate che, ad oggi, non sono state ancora remunerate.

L’Unità di Crisi, col suo portavoce Michele Cataldi, nella circostanza ha avuto mandato per parlare anche a nome di Sanità Futura ed Aspat Basilicata, le associazioni di categoria del comparto della sanità accreditata lucana.

Purtroppo, a conclusione dell’incontro, con rammarico si è dovuto registrare che la soluzione ancora non c’è; pertanto, ancora non si sa se la regione salderà del tutto e quando le prestazioni del 2022. Attualmente la sopravvivenza di molte aziende del comparto continua ad essere totalmente nelle mani del Presidente Bardi che, sopraggiunto solo al termine dell’incontro, ha ribadito nuovamente che è a lavoro per trovare una soluzione, in quanto c’è la completa volontà da parte della Giunta di pagare quanto dovuto per le prestazioni erogate dalle strutture. Al tavolo erano presenti anche l’assessore Fanelli, il direttore dell’Agenas dr. Mantoan e il nuovo direttore del Dipartimento Salute ing. Bortolan.

Nonostante ancora non sia stata presentata nessuna soluzione in occasione dell’incontro, con il consueto spirito costruttivo che ha contraddistinto le posizioni dell’Unità di Crisi, di Sanità Futura e Aspat Basilicata, si è cercato di cogliere comunque gli aspetti positivi emersi, in attesa della soluzione promessa e dello scioglimento dei nodi relativi alla programmazione 2023.

È stata accolta molto positivamente la nomina del nuovo direttore Bortolan che ha dimostrato nel corso dell’incontro una apertura al dialogo e all’ascolto, inoltre la presenza al tavolo del Direttore generale dell’Agenas dr. Mantoan, alla luce dell’interessante ed utile collaborazione fra Regione Basilicata ed Agenas, si è dimostrata molto proficua, un importante pilastro per poter migliorare il SSR, dati i curricula e l’auterovolezza delle due figure. Già all’inizio del tavolo, Michele Cataldi, nel leggere le riflessioni congiunte di Sanità Futura, Aspat Basilicata ed Unità di Crisi, ha sottolineato che “La presenza oggi, nella nostra Regione di un nuovo direttore generale del dipartimento salute, di corposa e indiscutibile competenza ed esperienza, nella persona dell’ing. Bortolan fa rinascere in noi un barlume di speranza. Se ciò si inserisce in uno scenario più ampio di collaborazione con Agenas la speranza si raddoppia, e con l’ingresso in questa sala del suo direttore generale, dott. Domenico Mantoan, la speranza è pressochè decuplicata. Il livello di autorevolezza e competenza del dott. Mantoan non ha bisogno del nostro riconoscimento, la sua storia e le sue qualità parlano da sole”. Nel corso del suo intervento Michele Cataldi ha ripercorso la genesi di questa crisi, individuandola nella ormai tristemente famosa DGR 482 che ha generato e messo ulteriormente in luce tutta una serie di assurdità che hanno colpito il comparto e indebolito i servizi ai cittadini. Tra l’altro, con stupore e forte rammarico, le strutture avevano appreso nel corso della stessa mattinata che i tetti provvisori del 2023 erano ricalcati pedissequamente proprio su tale delibera! Per fortuna, nel corso del tavolo, c’è stata la possibilità di dibattere sulla questione, in particolare col direttore Bortolan che ha ascoltato ed accolto le osservazioni dell’Unità di Crisi, garantendo di correggere subito le disposizioni del suo dipartimento poiché, per quanto tali tetti siano provvisori, in attesa dei fabbisogni, sicuramente non potevano basarsi su ciò che ha creato i numerosi e gravi problemi. L’altro nodo centrale messo in evidenza è la mancanza di una vera programmazione basata sui fabbisogni. Su questo punto è stato oltremodo illuminante l’intervento del dr. Mantoan, che si è presentato non solo in veste di direttore generale dell’AGENAS, ma come osservatore speciale e consulente per la Regione Basilicata, con l’intento di aiutare a rilanciare e migliorare il nostro SSR. Il suo intervento, che ha strappato gli applausi di tutti i rappresentanti delle strutture presenti, di fatto ha evidenziato che è imprescindibile partire da un puntuale censimento dei fabbisogni per poter effettuare una seria programmazione e governare così in modo razionale ed efficace l’apporto del comparto della sanità accreditata al SSR e al soddisfacimento dei bisogni di salute dei lucani.

Le strutture accreditate, ha proseguito Mantoan, meritano di avere la possibilità di programmare la loro attività attraverso una stabilità pluriennale da fissare contrattualmente, così da poter offrire servizi migliori, in un’ottica di piena collaborazione fra pubblico e privato accreditato, fatta di percorsi di cura e prestazioni pensate in modo tale da rendere un servizio più puntuale ai cittadini e che permetta di governare e ridurre le liste di attesa agendo a monte. I pazienti per i controlli non dovrebbero chiamare il CUP, ma il contrario, così da gestire al meglio e ridurre le liste di attesa. Da questo punto di vista, la posizione delle strutture accreditate rappresentate dall’Unità di Crisi, Sanità Futura e Aspat Basilicata, è che il supporto di AGENAS alla Regione Basilicata è da considerarsi un contributo fondamentale ed un’occasione da non perdere affinché avvenga, finalmente, una svolta migliorativa di tutto il SSR e della governance del privato accreditato.

Restiamo quindi in trepidante attesa, accogliendo quanto di buono emerso, nuovamente promesso ed annunciato, di una soluzione definitiva, ribadendo la disponibilità ad un confronto costruttivo per la programmazione futura, improntata sui fabbisogni e la stabilità contrattuale, attraverso un dibattito pubblico e trasparente, fatto di contenuti che abbiano l’obiettivo di migliorare i servizi ai cittadini, salvaguardare i posti di lavoro e la dignità del comparto, mettendolo nelle condizioni di svolgere serenamente e al meglio il proprio lavoro

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