C’è il tempo dell’assedio al Consiglio regionale e c’è il tempo del ragionamento politico e della mediazione. C’è il tempo delle invettive e dell’odio alla maniera di Facebook e c’è il tempo del riconoscimento dei meriti e della passione politica. C’è il tempo della manifestazione sul bellissimo lungomare di Policoro e c’è il tempo del dialogo inter istituzionale. Ma è sempre il tempo dell’amore verso la nostra straordinaria terra e del lavoro intenso all’interno delle istituzioni. Adesso è il tempo di dare la parola agli elettori, è tempo di referendum. Qualunque sia la nostra decisione dobbiamo augurarci che vada a votare la maggioranza degli elettori, perché è sempre una buona notizia quando gli italiani esprimono la propria opinione, specialmente in un tempo in cui si è liquefatto oltre che tutta la società mondiale anche il desiderio di impegnarsi e di partecipare. Noi l’abbiamo detto mille volte ed in mille contesti, non si va oltre gli accordi già esistenti e sottoscritti tra l’altro da altre classi dirigenti, non una goccia di petrolio in più in terra ferma, mai oltre i 154.000 barili e mai estrazioni in mare: gli accordi vanno rispettati, ma prima di tutto va rispettato il futuro del popolo lucano. Con questo spirito il nostro Presidente e la sua Giunta si sono mossi con tenacia e senso delle istituzioni, raggiungendo, io credo, risultati di straordinario valore politico. Questo referendum riguardo poco o niente la nostra Regione, considerando che non abbiamo e non daremo permessi di trivellazioni entro le 12 miglia, ma riguarda altre Regioni e soprattutto ripristina la precedente normativa, in caso di vittoria del SI, per cui i permessi a continuare lo sfruttamento dei siti alla fine della concessione deve essere periodicamente contrattato con i rispettivi governi regionali. Non mi pare poco, ridare forza e diritti ai diretti interessati di fronte alle potenti multinazionali dell’energia è una vera conquista di libertà. Io andrò a votare SI e farò di tutto per spingere altre persone a farlo, spiegando ed informando perché il voto sia consapevole e meditato. Ma farò di tutto anche per non farlo diventare una resa dei conti all’interno del PD e tra il nostro governo regionale con in testa Marcello Pittella e il governo nazionale e Matteo Renzi in particolare. La storia recente ha dimostrato che la nostra piccola Regione è obbligata al dialogo ostinato e autorevole e che solo così possiamo rappresentare compiutamente i nostri bisogni ed i nostri diritti. Ho letto e sottoscrivo in pieno il comunicato del Presidente e spero che nessuno voglia attribuire a questo momento referendario un significato diverso da quello che è giusto gli sia assegnato. La discussione politica, i chiarimenti sono ormai diventati inevitabili anche nella nostra Regione, ma abbiano altre sedi ed altri momenti.
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