I recenti accadimenti che stanno interessando la zona di Piani del Mattino, alla estrema periferia della città di Potenza, in merito alle installazioni di mini-eolico hanno ormai chiaramente espresso quale tipo di gestione intende attuare il governo regionale nei confronti di una opportunità, quale quella delle energie alternative e nella fattispecie del mini-eolico, convertita attualmente in problema. L’assenza di una procedura di valutazione di impatto ambientale per le pale di potenza inferiore ad 1 megawatt, conseguenza di una legislazione regionale non perfettamente attenta alle possibili conseguenze di una scelta di questo tipo, ha consentito alle ditte installatrici dietro committenza di procedere nella realizzazione di ben 51 impianti eolici della potenza di 60 chilowatt, aggirando la normativa al fine di ricevere maggiori finanziamenti. Nonostante la normativa (DM.150 del 23 giugno 2016, articolo 29) preveda il divieto di frazionamento della potenza degli impianti al fine di impedire la creazione di veri e propri parchi di mini-eolico con l’unico obiettivo di ottenere più incentivi dallo Stato (considerato che gli incentivi aumenterebbero con la diminuzione della potenza di una singola pala eolica installata), sembra che a Piani del Mattino si stia verificando una situazione molto vicina a quella non contemplata dalla legislazione.
Le criticità sul territorio di natura ambientale e paesaggistica si stanno sommando al disagio dei cittadini (rumore delle pale, campi elettromagnetici, rottura degli organi rotante, etc) costituiti in “Comitato Piani del Mattino” a difesa del territorio puntualmente elusa dal passaggio dei mezzi e nonostante l’ordinanza di divieto al transito, rispetto al quale il Movimento 5 stelle cittadino ha espresso non solo solidarietà ma presenza attiva nella soluzione del problema “partecipando” e sostenendo le iniziative intraprese, tra l’altro, attraverso il coinvolgimento dei propri rappresentanti nazionali. Mirella Liuzzi, portavoce del Movimento5S alla Camera, infatti, ha presentato una interrogazione al MISE chiedendo di avviare un controllo attraverso il GSE (Gestore dei servizi energetici, partecipato al 100 per cento dal Ministero dell’economia e delle finanze) con lo scopo di verificare che non sia stata elusa la normativa nell’area lucana Piani del Mattino che prevede il divieto di frazionamento, nonché la creazione di veri e propri “parchi di mini-eolico” con il solo scopo di intascare più incentivi dallo Stato a danno del territorio e dei cittadini che vi abitano. Infatti, secondo la legge vigente, gli incentivi aumenterebbero con la diminuzione della potenza di una singola pala eolica installata rispetto a una frammentazione artificiosa della potenza del singolo aerogeneratore. Il Movimento5S è a favore dell’utilizzo delle fonti rinnovabili, compreso il mini-eolico, e del sostegno economico dello Stato, tuttavia nel rispetto di quella sostenibilità ambientale e sociale, vero volano di uno sviluppo che tuteli e salvaguardi le risorse ecosistemiche e umane presenti in un territorio.
Savino Giannizzari – Portavoce del M5S al Comune di Potenza
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voglio dire, per chi non lo sa,le pale verticale non fanno rumore, e si possono piazzare vicino l’abitazione ,però non è giusto,per colpa dell’eolico selvaggio che c’è la politica, ci va di mezzo il piccolo da zero a 30 kw