IL PRESEPE DI FRANCESCO DELL’ARTISTA LUCANO ARTESE A RIETI PRESSO GLI ARCHI DI PALAZZO PAPALE DAL 1° DICEMBRE

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di Lucia Stefania Manco

L’artista lucano Francesco Artese per questo Natale ha ideato un’opera ispirata al primo presepe vivente della storia, realizzato da San Francesco da Assisi.

Posto sotto gli Archi di Palazzo Papale di Rieti, il presepe monumentale di Francesco Artese, presentato alla stampa il 22 novembre scorso, è un’opera unica e totalmente artigianale che regala al visitatore un colpo d’occhio di grande suggestione. Dopo una prima visione d’insieme dei circa quaranta metri quadri che compongono l’opera, affiorano i particolari del borgo medievale di Greccio e allo stesso tempo alcuni dettagli architettonici della città di Rieti. L’unione rappresenta metaforicamente l’interazione tra la cittadina laziale, il borgo di Greccio e i luoghi limitrofi intorno alla “Valle del primo presepe”, progetto che intende riscoprire il senso originario delle gesta del frate francescano nella notte di Natale del 1223, cogliendo nella grande eredità storico culturale del francescanesimo un’opportunità di valorizzazione territoriale.

Soffermandosi qualche minuto ad ammirare il presepe di Artese, si scoprono via via particolari sorprendenti che contribuiscono a calare il visitatore nell’atmosfera magica del Natale francescano. Dall’alba al tramonto, l’opera prende vita: le luci delle case si accendono, scoprendo arredi in miniatura creati con certosina sapienza artigiana. I protagonisti, inquadrati da tagli di luce teatrale, entrano in scena: ecco allora il nobile superbo, la popolana umile, il mendicante sofferente e tutti gli altri personaggi comunicare oltre la quarta parete le proprie emozioni, attraverso espressioni personalizzate e quasi umane.

Siamo davanti ad un capolavoro di artigianato. Le oltre settanta statue sono pezzi unici e preziosi, plasmati in terracotta a Caltagirone dal maestro Vincenzo Velardita, “vestite” a Napoli dalle sorelle Balestrieri della Nicla Presepi secondo i costumi dell’epoca e dipinte dall’artista Rosa Ambrico. Così come pezzi unici di artigianato sono le campane, le porte e le finestre realizzate a mano dal reatino Gianni Scacciafratte, gli animali, le tinozze e le scope, le ceste e gli stendardi, i comignoli e le quasi seimila tegole che ricoprono i tetti, tutte rigorosamente applicate a mano dal maestro Artese, assistito nella realizzazione da Lorenzo Serva.  

Esponente della scuola presepistica meridionale, considerato tra i maggiori e più importanti maestri italiani di quest’arte, Francesco Artese ha realizzato presepi in tutto il mondo, da New York a Betlemme, dal Brasile alla Finlandia, passando per numerose località italiane.

Spesso la Basilicata è stata fonte di ispirazione delle sue opere, da quella di ben 120 metri quadri, ambientata nei Sassi di Matera, in Via Veneto a Roma nel 1980 al maestoso presepe di piazza San Pietro del 2012 – sempre ambientato nel spettacolare scenario dei Sassi – che conquistò papa Benedetto XVI. Un grande successo per l’artista lucano, dopo l’opera realizzata per l’Unesco, nel 1999, nella Basilica della Natività di Betlemme. Ma è con la sua Grassano degli anni Cinquanta, cittadina dove nasce e muove i primi passi nel 1976, che il maestro artese realizza il sogno di allestire un presepe ad Assisi, terra di San Francesco.

Quest’anno, in concomitanza con il presepe francescano di Rieti, che sarà inaugurato sabato 1° dicembre alle 17.30, l’artista ha realizzato anche un’opera per la trasmissione Rai “A sua Immagine” e il presepe del Palazzo del Quirinale a Roma, sede della Presidenza della Repubblica Italiana.

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