Approvato il DL “Misure urgenti in materia di pianificazione della qualità dell’aria e limitazioni della circolazione stradale”

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In Senato è stato approvato il DL sulle misure urgenti per la pianificazione della qualità dell’aria e sulle limitazioni della circolazione stradale. Un altro tassello, come ho ricordato in sede di discussione del provvedimento, per la tutela ambientale e della salute dei cittadini.

Dopo le due condanne nei confronti dell’Italia perché, in maniera sistematica e continuata, in alcune zone, ha superato i valori limite di particelle PM10 e di biossido di azoto, era doveroso intervenire per accelerare l’aggiornamento, che deve essere effettuato in sei mesi, dei Piani di Qualità dell’Aria nelle regioni di Piemonte, Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna. 

Nella pianura padana, negli ultimi anni, vi è stata una riduzione progressiva dei livelli di concentrazione e un miglioramento della qualità dell’aria, come hanno certificato si Corte di Giustizia Europea che ARPA Lombardia e l’Istituto superiore di Sanità, ma questo non è bastato ad evitare la condanna. I livelli di PM10 e di biossido di azoto devono rimanere sotto i limiti. 

La Pianura Padana è una delle aree più densamente popolate e più industrializzate d’Italia. Come ho ricordato in aula, non si può pensare di mettere in crisi famiglie ed imprese creando un enorme problema sociale e bloccando la circolazione di veicoli “diesel Euro 5” già da quest’anno, anche considerando le difficoltà a reperire i materiali necessari alla produzione di batterie di veicoli elettrici.

Per questo, il decreto legge in discussione oggi sposta in avanti la data per l’applicazione di misure di limitazione della circolazione per veicoli di categoria ““diesel Euro 5””. Lo sposta di un anno, in linea con gli obbiettivi europei, come ha precisato più volte il Ministro Pichetto Fratin. Anche con questo provvedimento il Governo si dimostra un Governo di buonsenso. 

Il termine viene spostato in avanti ma viene data un’accelerata all’aggiornamento dei piani di qualità dell’aria delle regioni del bacino Padano, che la stessa normativa individua come strumenti principali nel riportare i valori degli inquinanti al di sotto delle soglie consentite.

È, quindi, ovvio che questo provvedimento è solo un ulteriore tassello per la soluzione del problema, che si inserisce nella più ampia pianificazione nazionale per migliorare la qualità dell’aria insieme ad altri provvedimenti, quali, ad esempio, l’aumento del fondo di 30 milioni per anno nel triennio 2023-2024 che questo Governo ha stanziato ad inizio anno e quelli messi in campo dal Ministro Lollobrigida per l’agricoltura sostenibile e gli allevamenti a minor impatto ambientale. 

Ancora una volta, il Governo dimostra quella pragmaticità nelle scelte politiche che è indispensabile in situazioni che si trascinano da anni e che necessitano di soluzioni, senza dimenticare che queste soluzioni si inseriscono in un panorama pianificatorio di più ampio respiro. Credo si possa affermare che è finita l’epoca dei provvedimenti spot, che tamponano un problema senza porsi come obbiettivo la soluzione.

Roma, 18 ottobre 2023

Sen. Gianni Rosa

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