
Il Parlamento ha di recente approvato una legge che vieta la produzione e la vendita di un prodotto ancora inesistente sul mercato, cioรจ la โcarne sinteticaโ, coltivata in laboratorio e considerata, da questo governo, come un abominio che viola apertamente la โsovranitร alimentareโ italiana.
Inutile dire che tale provvedimento รจ soltanto lโennesimo fumo negli occhi dellโopinione pubblica italiana. Lollobrigida, ministro dellโagricoltura dellโesecutivo Meloni, lโha addirittura definita โcarne Frankenstein”, ispirandosi a dei volantini fatti circolare per spargere un poโ di disinformazione sullโargomento.
La norma in questione รจ una sequela di inesattezze, spot elettorali ed errori grossolani, come ha dimostrato la necessitร di intervenire daccapo sul testo per scongiurare il rischio di vietare la produzione e la vendita di prodotti come yogurt, kefir, lievito, birra e la stessa carne ottenuta dagli allevamenti, in quanto la norma era troppo generica e rischiava di colpire anche altri settori.
La veritร รจ che, mentre i prezzi salgono e le famiglie soffrono, schiacciate dallโinflazione, dal caro vita e dal caro carburante, un governo, che aveva promesso mari e monti, si ritrova a dover, invece, correre ai ripari con interventi propagandistici e provvedimenti bandiera per nascondere agli italiani (e agli elettori) un fallimento totale.
LโItalia รจ il primo Paese UE ad aver introdotto una legge cosรฌ autolesionista. Roma, cosรฌ facendo, rinuncia ad un โpezzo di futuroโ che in altri Paesi รจ giร realtร . Inoltre, il divieto sembra non tenere in conto i numerosi vantaggi ambientali della carne coltivata, come la riduzione significativa nellโuso di acqua, energia e la quasi totale assenza di emissioni e deiezioni. Inoltre, la carne coltivata non richiede antibiotici, a differenza degli allevamenti intensivi.
Senza considerare la questione economica. Con tale provvedimento, lโItalia rinuncerebbe a questo settore e allโindotto che ne deriverebbe in termini di giro dโaffari e posti di lavoro.
Inoltre, non รจ detto che lโintervento italiano abbia efficacia, dato che potrebbe entrare in contrasto con le normative europee. Quella operata da Meloni รจ una censura preventiva, dato che a Bruxelles non รจ ancora arrivata alcuna richiesta di autorizzazione allโimmissione sul mercato di carne coltivata. Lo scontro sul decreto italiano, probabilmente, avverrร nei termini della libertร di circolazione delle merci, sancita dai trattati.
Insomma, quello sulla carne sintetica รจ lโennesimo provvedimento bandiera di un centrodestra alla canna del gas, costretto a ricorrere ad una sbiadita strategia di โfumo negli occhiโ per coprire una legge di bilancio deludente e unโattivitร di governo piatta e inconcludente.
Gianni Leggieri, consigliere regionale
Hits: 0