UNO SPIRAGLIO PER LA RISOLUZIONE DELL’EMERGENZA SANITARIA. MA LA TEMPESTIVITÀ È D’OBBLIGO

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Con la manifestazione dell’Unità di Crisi Sanitaria Basilicata, andata in scena venerdì 16 settembre, di fronte al palazzo della Regione Basilicata a Potenza, si è offerto al Consiglio regionale, qualora fosse stato ancora necessario farlo, la dimostrazione tangibile della gravità della situazione di emergenza in cui versano i pazienti lucani, le strutture sanitarie e gli operatori.

Davanti all’ingresso del palazzo della Giunta regionale, infatti, si è tenuto un sit-in organizzato dall’Unità di crisi sanitaria affiancata dalla Uil Fpl, proprio in concomitanza con la seduta straordinaria del Consiglio, riunito non a caso per affrontare il problema del blocco delle risorse economiche alle strutture accreditate e la conseguente crisi occupazionale.

In questa occasione, il Consiglio regionale ha incontrato una delegazione composta dal portavoce dell’Unità di Crisi, Michele Cataldi, dal segretario regionale della Uil Fpl, Giuseppe Verrastro, e da un rappresentante dei pazienti. Si è raggiunta, così, una tappa del percorso che vuole raggiungere la soluzione definitiva all’emergenza sanitaria e alla crisi occupazionale.

Emergenza sanitaria che continua e così anche la crisi occupazionale infatti: le prestazioni non sono ancora sbloccate ed anche i relativi mancati pagamenti non consentono il mantenimento dei livelli occupazionali.

Ciò nonostante, finalmente, un confronto è ufficialmente avvenuto. Confronto che ha portato ad un risultato: entro cinque giorni, infatti, una task force della Regione predisporrà una bozza risolutiva del problema da consegnare alla Giunta regionale ai fini della sua ufficiale adozione. A questo punto, ora più che mai, è necessario che le parole e le buone intenzioni si traducano in fatti concreti e buone azioni.

La tempestività, così come la effettiva soluzione, sono due facce della stessa medaglia. L’Unità di Crisi Sanitaria Basilicata continuerà a tenere informata l’opinione pubblica e ad approfondire tutti gli aspetti di questa emergenza sanitaria e di questa crisi occupazionale.

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