STORIA E DOCUMENTI DELLA TERRA DE VIGNOLA.Saranno annunciate le due borse di studio intitolate alla memoria di “Nicola Vista”

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Prosegue il percorso di recupero e valorizzazione della storia identitaria di Pignola avviato dalla Pro loco Circolo Culturale il Portale. Domani pomeriggio nel comune del potentino, a Palazzo Albano/Gaeta, a partire dalle 17.30 ricercatori e docenti universitari si confronteranno sulle fasi storiche e sui documenti fondativi della comunità pignolese, nel corso del convegno “Storia e documenti della Terra de Vignola”.  In particolar modo,durante l’iniziativa, finanziata dal ministero della Cultura,  saranno rese pubbliche le due borse di studio intitolate alla memoria di “Nicola Vista”, assegnate da un apposito comitato tecnico scientifico. Scopo dell’evento, quello di approfondire, attraverso l’utilizzo di fonti storiche, il processo che portò 600 anni fa all’istituzione di Pignola a seguito della donazione della Terra di Vignola dalla Casa dell’Annunziata di Napoli da parte della Regina Giovanna II d’Angiò-Durazzo. Avvenimento, quest’ultimo, oggetto di una rievocazione storica in costume che la locale Pro loco porta in scena ogni estate dal titolo  “Regina Giovanna II d’Angiò e le terre di Vignola” . “ Per dare più solidità al progetto generale della rievocazione, abbiamo voluto dare a questa- spiega la presidente della Pro loco Loredana Albano- una forte impronta culturale e storica e così, su suggerimento del comitato scientifico abbiamo istituito due borse di studio intitolate alla memoria di Nicola Vista, animatore culturale pignolese prematuramente scomparso, allo scopo di recuperare  conoscenze e saperi  legati  a delle pergamene di età medievale conservate a Pignola e sull’edizione dell’Apprezzo del 1730 custodito presso l’archivio di stato di Napoli. Le ricerche- conclude Albano- saranno oggetto, di pubblicazione per lasciare traccia dell’importante lavoro svolto”. Attesi al convegno,  Francesco Panarelli, direttore del Dipartimento di Scienze Umane dell’Unibas, Gemma Colesanti, ricercatrice Ispc-Cnr di Napoli, Salvatore Marino, professore di storia ed archeologia dell’Università di Barcellona, Donatella Gerardi, Rosanna Lamboglia e Valeria Verrastro.  Le conclusioni saranno affidate a Giampaolo d’Andrea, consigliere del Ministro della Cultura

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