“EDUCARE ALLA LETTERATURA”OGGI LA PRESENTAZIONE DELLA RASSEGNA A PALAZZO DI CITTÀ

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Si è tenuta questa mattina, nella sala giunta di Palazzo di Città, la presentazione di “Educare alla letteratura”, la terza edizione della rassegna dedicata alla promozione della letteratura di qualità attraverso molteplici azioni sul territorio rivolte a minori e adulti di ogni età, a partire dai primi mesi di vita. Il festival propone al pubblico e agli addetti ai lavori un programma fitto di eventi che si svolgeranno dal 9 settembre all’11 novembre.

Alla conferenza stampa di presentazione della manifestazione, ideata e realizzata dall’associazione culturale Leggere Coccole e da Spine Bookstore con il patrocinio del Comune di Bari, hanno partecipato le assessore comunali alle Culture, alle Politiche educative e giovanili e al Welfare, l’ideatrice dell’iniziativa Mari Lacalamita, la presidente di Spine Bookstore Sara Mastrodomenico e il direttore artistico del Granteatrino Casa di Pulcinella di Bari, Paolo Comentale.

L’iniziativa, che si rivolge a bambini/e, ragazzi/e, famiglie, amanti della lettura, educatori e professionisti della didattica, propone diverse tipologie di eventi che si dirigono verso un unico obiettivo, come illustrato da Mari Lacalamita: “Educare alla letteratura non è solo il nome di un Festival ma un obiettivo che ci coinvolge come operatori, genitori, insegnanti: negli ultimi anni la consapevolezza in merito all’importanza della lettura è cresciuta, ma è fondamentale saper riconoscere la letteratura e permettere alle bambine e ai bambini di incontrarla. Solo in questo modo l’atto di leggere può diventare un gesto potentissimo, in grado di arricchire il linguaggio, il pensiero, la vita stessa di chi lo compie”.

“Sono molto felice per questa iniziativa – ha dichiarato l’assessora alle Culture – che coinvolge attivamente diversi assessorati, grazie al fatto che i libri contengono una trasversalità innata rivolta soprattutto alle politiche educative e al welfare culturale. Credo che leggere avvicinandosi alle nuove modalità di fruizione dei contenuti, come gli ibook o i kindle o lo stesso cellulare, sia uno strumento di sostegno alla lettura e non un ostacolo ai libri in quanto tali. La grande responsabilità di editori e autori odierni è infatti quella di creare contenuti attrattivi ma di grande qualità, come ormai da tempo si prefigge di promuovere questa iniziativa”.

“Questa terza edizione del festival – ha affermato l’assessora alle Politiche educative – testimonia la necessità, oggi più che mai, di momenti di riflessione sul rapporto tra la letteratura e i giovanissimi: è proprio questa l’età nella quale, infatti, l’individuo costruisce e decide le proprie relazioni con i libri. E anche successivamente, in età adolescenziale, contestualmente al calo dell’interesse per la lettura, si avverte il bisogno di una maggiore professionalità nel settore culturale. Per questo motivo, negli ultimi anni l’amministrazione ha creato luoghi inclusivi, come le biblioteche, rivolti ai più giovani o organizzato festival trasformati in movimenti diffusi sul territorio. Ma questi interventi, per ottenere successo, hanno bisogno della collaborazione di soggetti qualificati del terzo settore, come Leggere Coccole e Spine Bookstore, che hanno riflettuto sul tema e che da anni portano avanti questa iniziativa molto interessante”.

“Questa iniziativa è frutto di un lungo percorso portato avanti nel corso degli anni dalle associazioni – ha osservato l’assessora al Welfare-. Ricordo che Bari è stata una delle prime città in Italia a sottoscrivere il patto per la letteratura, una delle più avvincenti sfide educative mai ideate. Le parole educare alla letteratura, infatti, portano in sé la promozione del libro ma anche il significato stesso dell’importanza di educare alla lettura. Tutto questo si traduce nello sviluppo di un modello di solidarietà sociale più evoluta ed efficace, nonché in espressioni più avanzate di pari opportunità. Tra i tanti problemi creati dalla pandemia vi è anche l’aumento di fenomeni di povertà educative, e iniziative come questo festival possono aiutare a ricucire il rapporto tra la lettura e i bambini, in misura uguale per tutti”.

“Educare alla letteratura reca la sua importanza sin dal titolo – ha aggiunto Paolo Comentale – perché, se in passato si parlava di promozione della lettura, oggi è necessario strutturare un vero e proprio intervento educativo nei confronti della lettura e della letteratura, portando “il bello” nella vita quotidiana di ognuno di noi, a partire dalle scuole. Il Granteatrino Casa di Pulcinella di Bari compie 40 anni e credo che questa iniziativa sia il modo migliore per festeggiarli”.

“A tre anni dalla prima manifestazione – ha concluso Sara Mastrodomenico – abbiamo sentito la necessità di metterci in osservazione dei lettori e del territorio. Il programma di quest’anno tiene conto del fatto che la letteratura infantile si rivolge ai più piccoli ma spesso subisce un gap avvicinandosi alla preadolescenza e adolescenza. Abbiamo quindi cercato di creare dei contenuti che fossero in grado di essere invitanti per diverse fasce d’età: per questo abbiamo scelto delle case editoriali come Settenove, che si occupa di temi come la violenza di genere, e come Babalibri che presenterà incontri sul teatro dei ragazzi e sulla pedagogia del fare”.

Si partirà venerdì 9 settembre con un evento gratuito all’interno del Centro Commerciale Mongolfiera Santa Caterina: una staffetta di letture che avrà come ospite d’onore l’attrice e performer Susi Danesin, in arte Silent Susi. Come avviene nella celebre disciplina olimpica, l’attività prevede un costante passaggio di testimone tra l’attrice, gli educatori, i genitori e i/le bambini/e che saranno coinvolti in un “cerchio di letture” e condivideranno la lettura di una selezione di albi illustrati (evento gratuito: prenotazioni già attive sul circuito Eventbrite).

Danesin condurrà, nei due giorni successivi, due corsi di formazione per insegnanti e addetti ai lavori sulla pratica della lettura ad alta voce e concluderà la sua permanenza con lo spettacolo teatrale “4 seasons”, dedicato all’omonima opera di Vivaldi in programma nel Granteatrino Casa di Pulcinella il giorno 11 settembre, alle ore 18 (prenotazioni già attive sul circuito Vivaticket).

Il 23 e 24 settembre ci si sposterà all’Officina degli Esordi che per l’occasione ospiterà una serie di incontri e laboratori dedicati al lavoro a cura della casa editrice Settenove, una realtà fondata per educare “al genere” fin da piccolissimi, promuovere l’educazione paritaria e contribuire allo sviluppo di un immaginario libero da stereotipi.

Ospiti la fondatrice della casa editrice Monica Martinelli e l’illustratrice Alicia Baladan, che per Settenove firma le immagini degli albi “Un cielo di lentiggini” (2019) e “Non siamo angeli” (2022). Le tavole di Non siamo angeli saranno esposte in una mostra, ad ingresso gratuito, negli spazi dell’Officina degli Esordi, casa della libreria Spine.

Monica Martinelli sarà, inoltre, protagonista nelle stesse giornate di un incontro con gli studenti delle scuole di Bari nella Biblioteca dei Ragazzi-e. La narrazione dei corpi, invece, sarà il punto da cui partirà per il focus rivolto ad insegnanti, educatori e addetti ai lavori.

Per le prenotazioni scrivere a spinebookstore@gmail.com oppure a bibliotecaragazzibari@gmail.com.

Il 28 e 29 ottobre, sempre all’interno dell’Officina degli Esordi di Bari, saranno presentate al pubblico le prime due pubblicazioni della nuova collana per il marchio Babalibri denominata Educazioni, incentrata sulla saggistica per adulti, per consentire una riflessione sui metodi educativi e pedagogici. All’incontro saranno presenti il direttore di collana Francesco Cappa e l’editrice Francesca Archinto per la presentazione dei primi due titoli: “Forse un drago nascerà” di Giuliano Scabia, poeta, scrittore, drammaturgo, docente universitario, e “La scoperta come apprendimento” di John Foster, autore di oltre cento libri di didattica e pedagogia.

Il festival si concluderà l’11 novembre nel Centro polifunzionale dell’Università degli Studi di Bari con la tavola rotonda denominata “Dai generi al genere” alla presenza di esperti provenienti da tutta Italia nell’ambito delle scienze, della letteratura e della pedagogia. I temi che saranno discussi riguarderanno il dibattito sul genere e sul contributo che la letteratura per l’infanzia ha apportato e può apportare su un tema delicato e attuale.

L’intero festival è realizzato con il supporto di Mongolfiera Santa Caterina e la partecipazione attiva di Granteatrino Casa di Pulcinella, Officina degli Esordi e Biblioteca dei Ragazzi-e.

PROGRAMMA

9 – 11 settembre

SUSI DANESIN

La magia dell’ascolto

Venerdì 9 settembre

Mongolfiera Santa Caterina

Staffetta di letture dalle 18 alle 20

Sabato 10 settembre

Officina degli Esordi

Formazione sulla lettura dalle 9 alle 14 e dalle 15:30 alle 20:30

Domenica 11 settembre

Granteatrino Casa di Pulcinella

4 seasons feat. Vivaldi ore 18

Venerdì 23 settembre

Mattina c/o Biblioteca dei ragazzi-e: CI PIACE LEGGERE SENZA STEREOTIPI! PICCOLA GUIDA PRATICA PER RICONOSCERE GLI STEREOTIPI DI GENERE NELLE NOSTRE LETTURE.

L’editrice Monica Martinelli incontra le classi delle scuole secondarie di I e II grado.

Incontro per lettori di Scuola Secondaria, dalle 15 alle 17:30.

Officina degli Esordi: CORPI E SPAZI, percorso didattico attraverso gli albi per osservare e accogliere i corpi e le loro trasformazioni insite e nello spazio. Formazione a cura di Monica Martinelli, editrice di Settenove.

Per librai, genitori ed educatori della scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado (incontro a pagamento, per info spinebookstore@gmail.com), ore 19:00.

Officina degli Esordi: Incontro pubblico e inaugurazione mostra personale di Alicia Badalan Sotto un cielo di lentiggini, non siamo angeli La diversità e la sua unicità. L’importanza di narrazioni che esplorano strade poco battute nei libri per ragazzi, la necessità di una letteratura per l’infanzia che passi dall’inclusività e lasci fuori la violenza di genere attraverso nuovi linguaggi, liberi da stereotipi.

Sabato 24 settembre

ore 10:30

Lettura ad alta voce di Non siamo angeli e a seguire laboratorio Nessuno è perfetto: L’autrice Alicia Badalan condurrà un laboratorio coinvolgendo adulti e bambini in una divertente attività ludico artistica sui livelli di percezione propri e dell’altro/a (laboratorio a pagamento, per info spinebookstore@gmail.com).

Masterclass a cura di Alicia Badalan. Le parole custodiscono segreti che dicono solo alle immagini: partendo dai suoi albi, Alicia Baladan racconta il suo percorso e il suo universo narrativo, alla ricerca di rendere invisibile il filo che lega le narrazioni, svelando analisi e ricerca che caratterizzano la sua produzione letteraria (max 10 iscritti, dalle 16 alle 18).

Corso a pagamento, per prenotare spinebookstore@gmail.com.

28 – 29 ottobre

BABALIBRI – EDUCAZIONI

Per una nuova esperienza pedagogica

Con FRANCESCO CAPPA

11 novembre

DAI GENERI AL GENERE Tavola rotonda – Centro polifunzionale Uniba.

I protagonisti

Susi Danesin

Attrice professionista specializzata nel teatro per ragazzi. Dal 2004 si dedica all’ideazione e conduzione di progetti didattici, sviluppando un metodo con forti caratteri di originalità, connotato dalla centralità dell’arte mimica e dei linguaggi non verbali. La sua ricerca è focalizzata sulla formazione teatrale per i più giovani e sullo sviluppo di performance e percorsi innovativi di promozione della lettura. I suoi studi in ambito teatrale iniziano a Phoenix, Arizona, all’età di 17 anni. Sono quindi proseguiti in Francia, dove tra il 1996 e il 2000 ho seguito un percorso di formazione di 4 anni presso il Centro Sperimentale dell’Attore L’Oeil du Silence, diretto da Anne Sicco e patrocinato da Marcel Marceau. Dal 2000 ha continuato la sua formazione in anni diversi seguendo svariati laboratori: sul racconto diretto da Marco Paolini e Laura Curino; laboratori teatrali diretti da Serena Sinigalia, Naira Gonzales, Emma Dante, Danio Manfredini; laboratori di espressione corporea con Suzanne Martinet; laboratori sul clown con Paolo Nani e Rita Pelusio.

Settenove

Settenove nasce nel 2013 ed è il primo progetto editoriale italiano interamente dedicato alla prevenzione della discriminazione e della violenza di genere. Affronta il tema da punti di vista differenti e attraverso tutti i generi letterari, con un’attenzione particolare alla narrativa per l’infanzia e l’adolescenza, italiana e internazionale, che contribuisce allo sviluppo di un immaginario libero da stereotipi. La violenza maschile contro le donne non è un’emergenza improvvisa ma un fenomeno strutturale delle società che va affrontato a partire da un approccio pedagogico e culturale che proponga modelli non discriminatori di educazione paritaria. Per questo, Settenove lavora sugli ostacoli culturali e sociali che, in forme diverse, legittimano la violenza. Settenove vuole essere non solo un’editrice, ma una casa per i suoi lettori e le sue lettrici, di tutte le età, con i quali costruire relazioni, percorsi e strumenti educativi. La parola chiave del catalogo di Settenove è propositività: far luce sulle discriminazioni, promuovere l’educazione paritaria e incoraggiare la visibilità di modelli positivi di collaborazione e rispetto. Coinvolgendo uomini e donne. Settenove è un riferimento diretto all’anno 1979. Un anno importante, durante il quale le Nazioni Unite hanno adottato la CEDAW, la Convenzione Onu per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione e violenza contro le donne, che per la prima volta individua nello stereotipo di genere il seme della violenza. Nel 1979 in Italia la Rai ebbe l’audacia di mandare in onda il documentario Processo per stupro, di Loredana Rotondo. Nello stesso anno, per la prima volta, una donna, Nilde Iotti, divenne presidente della Camera, assumendo la terza carica dello stato. Le parentesi racchiudono, organizzano e rappresentano sistemi complessi, rigidi, che seguono delle regole predefinite. Se le parentesi rappresentano il mondo attuale e le categorie che ingabbiano la società in cui viviamo, Settenove si identifica in tutto l’universo che sta al di fuori di esse, posizionando il suo nome sempre al di fuori delle ultime parentesi chiuse.

Alicia Baladan

Alicia Baladan è nata in Uruguay dove ha trascorso l’infanzia. Trasferitasi in Italia, dopo un periodo di residenza in Brasile a Rio de Janeiro, si è diplomata presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Ha partecipato a diversi film-festival internazionali di animazione e sperimentazione dell’immagine curate dall’archivio d’arte contemporanea Care-off di Milano. Da alcuni anni si è concentrata sull’illustrazione e la scrittura, sviluppando l’aspetto narrativo del suo lavoro. Nel 2011 ha ottenuto una menzione tra i finalisti al concorso internazionale, “miglior illustratore sudamericano 2010”, UP, con le tavole del libro “A guaranì tale”. Selezionata con le illustrazioni del libro “An infant sky” alla biennale di illustrazione del Portogallo Illustrarte 2011. Attualmente vive e lavora a Brescia.

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