Cupparo: il Presidente Bardi non si lascia irretire da polemiche centrosinistra

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Il “tiro al Presidente” è lo sport preferito da settori del centrosinistra che dimostrano di non avere altra “arma” per svolgere l’opposizione. Un comportamento che, specie per chi ha assolto nel recente passato ad un ruolo istituzionale, non consente attenuanti. Ma quando – come nel caso del Polo della Salute di Lagonegro – si tenta la contrapposizione tra territori e si fa ricorso alla mistificazione della realtà, si supera ogni forma di dialettica politica e si sfocia nel populismo che è fortemente dannoso per la tenuta dell’unità regionale con danni diretti alla nostra comunità ancora più gravi sino ad “arruolare” i consiglieri eletti in provincia di Matera per metterli contro Lagonegro e l’area sud della provincia di Potenza. Sul progetto del Polo della Salute di Lagonegro, da anni rimasto nel cassetto delle Giunte precedenti di centrosinistra, l’ex assessore Braia avrebbe fatto meglio a tacere. Dovremmo ricordargli il progetto faraonico di nuovo Ospedale di Lagonegro, quanto è costato solo per la progettazione e poi accantonato per la più che evidente impossibilità di realizzazione. Il Presidente Bardi – che non ha certo bisogno di difensori di ufficio – sta testimoniando nei fatti, con provvedimenti concreti, che non si lascia irretire e che prosegue nel programma di governo che guarda agli interessi dell’intero territorio regionale. Valgono per tutti due esempi: il piano per dare il gas gratis ai lucani; la deliberazione sulla governance per gestire le risorse idriche. Dopo decenni di intese e accordi tra Regione, Eni e Governo che non hanno prodotto per i lucani benefici tangibili della produzione di idrocarburi, si sta realizzando il progetto sostenuto dal Presidente Bardi di consegnare gratuitamente il gas al domicilio di tutte le utenze non industriali (quindi famiglie e utenze pubbliche) della Basilicata, con una clausola che tuteli il risparmio energetico. Per l’acqua ci sono voluti più di 50 anni per affermare il principio della piena titolarità della risorsa idrica da parte delle comunità – Senisese e Val d’Agri – dove l’acqua viene prodotta e messa al servizio di altre comunità. E su questo dovremmo stendere un velo pietoso di silenzio sulle responsabilità delle precedenti Giunte di centrosinistra che con il pretesto di dover ancora incassare dalla Regione Puglia, Consorzi e grandi industrie pugliesi quanto spetta alla Regione per la vendita dell’acqua all’ingrosso hanno semplicemente dimenticato di prevederlo con una apposita normativa di legge. Ancora, il progetto pilota sull’idrogeno, la difesa a denti stretti dello stabilimento Stellantis e dell’indotto a Melfi, la salvaguardia dei borghi lucani per sconfiggere lo spopolamento, la gestione delle procedure e dei passaggi previsti dal Pnrr, per citare solo gli ultimi provvedimenti, sono la prova di un impegno senza risparmio di energie.
Noi siamo certi che il Governatore, sostenuto dalla Giunta e dalla maggioranza di centrodestra, contando sul consenso dei lucani fondato sui fatti e non sulle polemiche del centrosinistra, proseguirà la sua azione nell’esclusivo interesse delle nostre comunità.

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