Tortorelli (Uil): un piano per il futuro dei giovani (è questo il momento per I giovani)

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Vincenzo Tortorelli, segretario regionale UIL
Il piano contro la dispersione scolastica e le povertà educative e per superare i divari territoriali, con la destinazione da parte del Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi di 5,3 milioni di euro, stanziati per 54 istituti della regione, è un primo passo significativo per assicurare ai giovani un futuro dignitoso.  Al nostro secondo congresso regionale abbiamo lanciato la parola d’ordine “E’ questo il momento per i giovani”. Insieme ai 36 mila Neet – i giovani  lucani che smettono di studiare e di cercare lavoro – ogni anno oltre 3mila giovani abbandonano la Basilicata per motivi di studio o lavoro. Ragazze e ragazzi che davanti al loro cammino trovano ostacoli spesso insormontabili, fatti di precarietà di lavoro e di vita che li portano a vedere un futuro solamente andando via dalla Basilicata. Meritano una dignità che troppo spesso gli viene tolta, costretti ad accettare condizioni vergognose. Dobbiamo sfatare il luogo comune che i giovani non vogliono lavorare, diamo loro, piuttosto, le giuste opportunità e una stabilità reale, paghiamoli! Solo così potranno percorrere la strada della vita senza paura e non sentirsi la “generazione tradita”. Gli abbiamo detto di studiare e di laurearsi per avere un futuro migliore, li abbiamo illusi! Serve un sistema di istruzione libero, visionario, per accompagnarli e orientarli in questi anni dandogli le basi per diventare ciò che ognuno di loro sceglie di essere. Senza dover rinunciare ai loro sogni e alle loro aspirazioni. Con questo spirito abbiamo realizzato l’iniziativa “IL FUTURO È…”. Siamo entrati nelle scuole e abbiamo chiesto agli studenti di affidarci le coordinate del loro futuro, inserendole all’interno di uno zainetto. Abbiamo poi voluto che quello stesso zaino fosse consegnato da una studentessa di Palazzo San Gervasio (che ha spiegato l’adesione dei giovani alla nostra iniziativa) al segretario generale Pierpaolo Bombardieri perché il sindacato rappresenti la loro voce nelle rivendicazioni nazionali e locali sulle politiche giovanili. Tra i messaggi alla Uil quello dei “salari imbarazzanti” è tra i più diffusi a conferma che è questa una priorità da affrontare proprio come di recente il Ministro per le Politiche Giovanili, Fabiana Dadone, ha detto con schiettezza, tutto quello che da tempo pensiamo: “c ’è una grande parte di ragazzi che hanno voglia di lavorare, di investire su di sé, ma che si vede offrire dei contratti inaccettabili, con livelli stipendiali o salariali che sono imbarazzanti”. Imbarazzanti è l’aggettivo più appropriato.

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