Taranto: il centro sinistra abbandona il consiglio provinciale, ente a rischio impasse

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Si sarebbero discussi punti importanti nel consiglio provinciale convocato per la mattinata di sabato 11 giugno, tra cui la convenzione con l’agenzia regionale Asset finalizzata alla realizzazione della Regionale 8 e il nuovo regolamento per i progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale.

Eppure, constatata l’assenza del presidente Giovanni Gugliotti, i sei membri del centro sinistra hanno deciso di abbandonare il Salone degli Stemmi, facendo venir meno il numero legale e di conseguenza rischiando di lasciare l’ente Provincia in balia delle onde, fino alla scadenza naturale del suo mandato naturale prevista per il prossimo ottobre.

Gugliotti, assente per motivi di opportunità legati alla scadenza del suo incarico da sindaco di Castellaneta, aveva delegato la guida dell’amministrazione provinciale al Vicepresidente Alfredo Longo, il quale con grande spirito di concertazione aveva convocato, nei giorni passati, una riunione preconsiliare volta a condividere con ogni consigliere, tutti i punti in discussione.

Una riunione, tra l’altro, richiesta nel precedente Consiglio provinciale, ma disertata proprio dagli stessi richiedenti, i consiglieri del gruppo Terra Ionica 2050. Gli stessi, nella seduta odierna, hanno fatto di peggio, facendo prevalere gli interessi politici al bene del territorio.

Abbandonando l’aula, nonostante la disponibilità del vicepresidente di ritirare per la seconda volta il nuovo regolamento per le autorizzazioni ambientali nonchè il Documento Unico di Programmazione (DUP), a seguito di una sopraggiunta nota di indirizzo del Presidente, il gruppo Terra Ionica 2050 ha di fatto compromesso la realizzazione della Regionale 8, importante asse stradale del versante orientale della provincia di Taranto, e pregiudicato l’intera attività amministrativa dell’ente che, prossimamente, senza l’approvazione del bilancio di previsione non sarà in grado di svolgere la sua azione di governo.

Un gesto irresponsabile e ingiustificato, che rischia di compromettere il futuro prossimo del territorio ionico: La Provincia infatti, ente di secondo livello, non è per sua natura fondata sulla contrapposizione politica tra maggioranza e opposizione e non prevede commissariamento.

«L’interesse politico non deve mai sfociare nell’irresponsabilità dei singoli, perché a pagarne le conseguenze, purtroppo, sarebbero i cittadini della provincia di Taranto» ha dichiarato il vicepresidente Alfredo Longo.

«Per questi motivi – ha aggiunto Longo – auspico che l’episodio di oggi, seppur incomprensibile, sia solo un caso isolato e che si riprenda subito la via del dialogo. Non sono abituato a far politica sulla pelle degli altri e da futuro reggente della nostra Provincia farò di tutto affinché si continui a lavorare nell’esclusivo interesse del territorio».

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