Polo scolastico di Rapolla. Mi lasciano perplessi alcuni passaggi. 

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Ho presentato un’interrogazione per fare chiarezza su una vicenda che sta molto a cuore ai cittadini di Rapolla. Mi riferisco al polo scolastico unico che l’Amministrazione comunale uscente intenderebbe realizzare. Si tratta di un tema che tanto clamore e tante preoccupazioni ha già suscitato nei mesi scorsi, quando, all’inizio dell’anno scolastico che si è appena concluso, la scuola elementare Carlo Levi di via San Lorenzo è stata aperta con ritardo a seguito di alcune ordinanze di chiusura disposte dal Sindaco.  

Il Comune in un primo momento ha disposto degli interventi di riqualificazione del plesso scolastico elementare con il coinvolgimento di un tecnico per un’ammontare complessivo delle spese di circa un milione e mezzo di euro. 

Stranamente, però, nonostante la programmazione degli interventi di riqualificazione, l’Amministrazione comunale è stata costretta a fare una brusca marcia indietro, in quanto un ulteriore tecnico incaricato ha rilevato la necessità di demolire e ricostruire l’edificio della scuola elementare di Rapolla. 

Due situazioni hanno suscitato il mio interesse  che ho evidenziato interrogazione presentata. La prima: la necessità di interventi di riqualificazione con un progettista. La seconda: la necessità di demolire lo stabile, a seguito dello studio di un altro progettista, per realizzare il nuovo polo scolastico (spesa prevista che sfiora i sei milioni di euro). 

Il tecnico impegnato originariamente nella progettazione dei lavori di riqualificazione a fronte della necessità della demolizione dello stesso sito giungeva ad un accordo transattivo con il Comune di Rapolla per evitare contenziosi con l’Ente e veniva a sua volta coinvolto con apposito accordo e con un affidamento diretto a fornire servizi tecnici di ingegneria ed architettura relativi alla demolizione della Scuola elementare Carlo Levi e alla successiva costruzione del polo scolastico con annesse Scuola dell’infanzia, elementare e media. Di fatto impedendo a qualsiasi altro professionista di essere coinvolto nelle progettazioni.  

In questa vicenda altro elemento particolare ha riguardato sul progetto relativo ai lavori di demolizione e ricostruzione del nuovo polo scolastico ha riguardato l’importo complessivo di cinque milioni e seicentomila euro, con l’indicazione di un quadro economico delle spese tecniche di importo di poco superiore al milione di euro.  

Quando si parla di sicurezza degli immobili, a maggior ragione se adibiti a scuole, l’attenzione deve essere massima, così come deve essere massima la sensibilità rispetto alle risorse pubbliche che si vorrebbero impiegare. Ecco perché con la mia interrogazione ho chiesto, tra le altre cose, alla Regione Basilicata il tipo di verifiche che si vogliono effettuare in merito all’erogazione di fondi per la costruzione del nuovo polo scolastico di Rapolla. In questa vicenda ci sono alcuni passaggi che mi lasciano perplesso e che ritengo poco chiari. Su questo tema infatti anche l’ANAC ha espresso un chiaro orientamento fin dal 2019 in materia di frazionamento degli importi per i progetti e gli appalti delle opere pubbliche. 

Mai come in questo momento, considerata la montagna di danari che arriveranno anche agli Enti locali, bisogna tenere alta la guardia per evitare sperperi e per consentire un uso delle risorse pubbliche che sortisca davvero benessere per la collettività e non la gioia di pochi. Gianni Leggieri
Consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle

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