Cicchetti (Anisap Basilicata) e Flovilla (Federanisap): “Chiusa la fase risorse 2021 per specialistica accreditata si passi alla programmazione 2022 con risorse aggiuntive”

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Cicchetti (Anisap Basilicata) e Flovilla (Federanisap): “Chiusa la fase risorse 2021 per specialistica accreditata si passi alla programmazione 2022 con risorse aggiuntive”.
“L’approvazione ieri in Giunta della deliberazione per il pagamento alle strutture della specialistica ambulatoriale accreditata delle prestazioni residue relative all’anno 2021 segna la conclusione di una fase che ha visto le strutture in prima linea nell’erogazione dei servizi all’utenza per tutta l’emergenza pandemica e quindi nello scorso anno”. E’ il commento congiunto del presidente di Anisap Basilicata Roberto Cicchetti  e del vice presidente nazionale FederAnisap Antonio Flovilla che esprimono il riconoscimento e l’apprezzamento al Presidente Bardi, all’Assessore Fanelli e al dg del Dipartimento Salute Tripaldi per aver tenuto fede agli impegni assunti con le associazioni di categoria.
Per l’Anisap Basilicata e FederAnisap – si legge nella nota – diventa adesso prioritario procedere alla programmazione  delle risorse per il 2022, e dei relativi budget da assegnare alle singole strutture sanitarie. Come abbiamo già sottolineato, riteniamo che, sgombrato il campo da inutili tensioni, sia necessario  un sereno e proficuo confronto tra associazioni di categoria e Regione Basilicata partendo dalla considerazione, che auspichiamo sia condivisa da tutte le parti interessate, che il fabbisogno di prestazioni sanitarie è superiore alle risorse totali messe a disposizione per l’intero comparto, cosa peraltro  già acclarata anche prima della pandemia. In questo senso ribadiamo la sollecitazione alla Giunta e al Consiglio Regionali  di programmare le risorse necessarie ai nuovi fabbisogni dei cittadini abbandonando la semplicistica modalità matematica di riparto e quindi il formale  rispetto delle norme nazionali, che fissano vincoli di spesa risalenti al 2011, che non tengono in alcun modo conto completamente dell’ attuale realtà territoriale profondamente cambiata specie per gli effetti della pandemia”

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