UIL: LA SANITÀ MATERANA

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L’intesa raggiunta tra l’ASM, la Conferenza dei Sindaci, Regione Basilicata e Anci rispetto all’impianto che designa la medicina territoriale Materana sulle basi della domanda di salute riveniente dalla Popolazione, è una prima buona notizia, anche se siamo solo agli inizi.
Le schede di candidatura al finanziamento previsto dalla misura 6 del PNRR prevedono: tre Case di Comunità Spoke, tre Case di Comunità Hub, la conferma di Tinchi e Stigliano quali Ospedali di Comunità e i due Ospedali di Policoro e Matera.
Se viene confermata la condivisione convinta della Conferenza dei Sindaci, in particolare, e quindi della espressione più diretta delle esigenze sociosanitarie dei territori, bisogna agire con tempestività per riempire di contenuti l’architettura organizzativa, attraverso un piano di adeguamento organizzativo e gestionale.
A proposito, l’interlocuzione sistematica con le Organizzazioni sindacali assume una rilevanza fondamentale quanto dovuta. In tal senso e nel rispetto delle prerogative di ognuno, occorre procedere urgentemente per quanto riguarda il comparto, in applicazione ed ai sensi dell’articolo 7 del CCNL 2016/18 e in sede del costituito Organismo Paritetico per l’innovazione, attraverso la calendarizzazione di incontri periodici.
Il semplice buon senso, ci dice che bisogna prima di tutto partire dalla ricognizione puntuale delle professionalità necessarie, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo.
Bisogna procedere con urgenza, e a fronte della situazione contingente occorre utilizzare tutte le opzioni possibili e straordinarie. I dipartimenti sanitari sono ormai allo stremo, con evidenti difficoltà ad assicurare i servizi essenziali, stessa condizione nel dipartimento amministrativo.
Insomma, emergenza totale che non può trovare giustificazione esclusivamente nel COVID, la cui soluzione passa da un piano altrettanto emergenziale e straordinario.
Contemporaneamente, come UIL, riteniamo fondamentale per gli ospedali di Matera e Policoro dotarsi di professionalità di eccellenza, che assicurino degli standard qualitativi, così da frenare la corsa all’emigrazione sanitaria. È evidente che, a proposito, bisogna segnare una netta discontinuità col passato, assicurando retribuzioni adeguate e mezzi tecnologici e strumentali al passo con i tempi.
È necessario, reperire risorse aggiuntive agli attuali disponibili, per riconoscere lo straordinario impegno del personale attualmente in servizio, unitamente alla pressante richiesta di attivare il tavolo in Regione che deve assolutamente trasferire alle aziende sanitarie ulteriori risorse che il contratto prevede.
Importante segnale da dare, altresì, è costituito dall’attivazione delle riqualificazioni del personale, che ha maturato attraverso la formazione e l’esperienza sul campo una maggiore professionalità.
Insomma, è necessaria una riorganizzazione ospedaliera e territoriale che colga efficacemente le risorse del PNRR, che potrà essere compiuta solo se sostenuta da organici motivati e qualificati, attraverso un sistema relazionale in cui le parti, nell’ambito dei livelli di responsabilità, si aprono ad un confronto sinergico e responsabile, scevro da strumentalizzazioni di ogni tipo e da deleteri e insopportabili protagonismi.
Bruno DI CUIA
Franco COPPOLA
Segretari Regionali UIL Basilicata di Potenza e Matera

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