SUMMA: “NEL PIENO DI UN’EMERGENZA ENERGETICA ED ECONOMICA CHE STA METTENDO IN GINOCCHIO IMPRESE E FAMIGLIE LUCANE SIAMO IN ASSENZA DI UNA MAGGIORANZA DI GOVERNO REGIONALE”

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La crisi senza precedenti che sta investendo i mercati dell’energia e del gas sta avendo gravissime ripercussioni sui costi energetici delle famiglie e delle imprese di tutti i settori e di tutte le dimensioni e rappresenta una vera e propria emergenza che richiede interventi urgenti sia a livello nazionale che regionale che non possono essere più rimandati, in mancanza dei quali, già penalizzati dall’emergenza Covid, si rischia una nuova recessione senza precedenti soprattutto per la nostra regione già penalizzata dalle tante crisi aziendali, dalla mancanza di servizi sociali e dallo spopolamento”. È quanto afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa. 

“L’aumento esponenziale del prezzo del carburante e delle bollette energetiche – continua – sta causando anche riflessi negativi sui prezzi delle materie prime, sui costi dei trasporti e della logistica che sta generando effetti inflattivi che si riflettono gravemente sulla capacità di acquisto delle famiglie amplificando le disuguaglianze sociali nonché sulla ripresa di interi settori produttivi a partire dall’indotto dell’automotive, a quello dell’agroalimentare, dell’edilizia, del manifatturiero in generale. A ciò si aggiungano i nefasti scenari derivanti dal conflitto fra Russia e Ucraina, che, come noto, incidono in maniera significante sull’approvvigionamento di gas e di materie prime provenienti da questi Paesi. 

In questa fase di emergenza un governo regionale responsabile, invece di essere impelagato in dispute di crisi di maggioranza – afferma il segretario – dovrebbe essere impegnato e concentrato a programmare interventi e azioni per affrontare con serietà, visione e protagonismo il processo di transizione ecologica, partendo dalla definizione di un piano energetico regionale di proposte articolate in misure di breve periodo e in orizzonti di medio-lungo termine che traguardino la transizione verde senza creare sperequazioni e disuguaglianze e che non possono prescindere dal coinvolgimento dei players che operano in Basilicata a partire proprio da ENI e TOTAL.

Forse sfugge a questo governo regionale, ormai occupato da mesi nella risoluzione, ad oggi senza risultati, della sua crisi di maggioranza, che in questo momento drammatico, in cui a scarseggiare è proprio il gas, la nostra regione è tra i territori che in Italia ne assicurano la maggiore produzione che, nel contempo, però, sta anche contribuendo a generare ingenti extraprofitti per ENI e TOTAL che guadagnano in Basilicata ma investono altrove il tutto senza alcuna ricaduta positiva in termini di sostegno per i lucani.

È indubbio che l’attuale stallo della politica a livello regionale – prosegue Summa – che ormai si sta dilungando da mesi, distoglie l’attenzione dalle vere criticità che stanno attanagliando la nostra regione e su cui si attendono risposte e interventi da parte del governo regionale: dal rincaro dei costi dell’energia, dalle varie crisi aziendali, dallo spopolamento dei comuni, dalla mancanza di lavoro per i giovani, dal ritardo nella  programmazione dei circa 1,3 miliardi di, risorse comunitarie 21-27 oltre che dall’incapacità di intercettare le risorse del Pnrr. Senza trascurare che l’amministrazione regionale sta operando in esercizio provvisorio, non essendo stato ancora approvato il bilancio di previsione, tenendo così bloccate, con il rischio di doverle restituire, cospicue risorse finanziarie destinate ad imprese, famiglie ed enti locali in molti casi addirittura ancora finalizzate al pagamento di misure di sostegno per fronteggiare l’emergenza Covid. Questo clima di incertezza politica, la mancanza di azioni concrete per supportare il sistema delle famiglie e delle imprese in questa fase di recessione, non giova ai lucani che giorno dopo vedono diminuire il loro potere di acquisto non riuscendo ad arrivare a fine mese.

Il vero senso di responsabilità, in questo scenario di crisi politica, economica e sociale – conclude Summa – imporrebbe che in mancanza di una maggioranza  e capacità di governare a livello regionale si prenda atto della fine della legislatura e si restituisca la parola ai lucani che in questa fase di difficoltà attendono  azioni e interventi di risoluzioni delle problematiche regionali e non certo di assistere a beghe politiche che distolgono dalle vere criticità, necessità ed esigenze a cui dovrebbe essere rivolta l’attenzione prioritaria di un governo responsabile”.

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