L’aumento dei costi si ripercuote pure su tutta la filiera dell’editoria e dell’informazione.

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La guerra, la crisi economica e l’aumento spropositato dei prezzi rischiano di mettere in
ginocchio anche il mondo dell’informazione. Mi hanno molto colpito le dichiarazioni del
presidente della Federazione italiana degli editori (Fieg), Andrea Riffeser Monti, secondo il
quale “produrre informazione di qualità e diffonderla sta diventando sempre più difficile e
senza interventi è fortemente a rischio”. Il motivo risiede nell’aumento spropositato dal
secondo semestre dello scorso anno del prezzo della carta su cui si stampano i giornali. Un
aumento che è cresciuto di oltre il 100% con ulteriori aumenti in corso. Gli aumenti dei costi
della principale materia prima per le pubblicazioni si unisce ai costi crescenti dell’energia e
alle difficoltà che incontrano gli editori nel reperire la carta e le lastre in alluminio per la
stampa.
Ecco perché, come ha evidenziato il presidente della Fieg, gli editori sono già stati costretti a
ridurre la foliazione e le notizie con ripercussioni negative prima di tutto sull’informazione
locale, che non deve fermarsi. Dobbiamo evitare di rimanere privi di informazione con
ripercussioni molto negative per tutti noi. Sappiamo bene quanto sia importante
l’informazione locale, libera, autorevole, rispettosa delle norme deontologiche, al netto di
quanto abbiamo assistito nelle scorse settimane proprio qui in Basilicata.
Il rischio paventato dalla Fieg è anche quello della sospensione delle pubblicazioni con la
crisi di tutta la filiera: giornalisti, poligrafici, distributori nazionali e locali e edicole. Un danno
sociale dalle proporzioni notevoli proprio nel momento in cui abbiamo bisogno
maggiormente di informazione corretta ed imparziale. Per questo motivo nei prossimi giorni
solleciterò il presidente della Regione a prendere iniziative mirate su quest’altro fronte.
Gianni Leggieri
Consigliere regionale del MoVimento Cinque Stelle

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