Conflitti d’interesse e salute: breve nota biografica del dr. Sergio Abrignani, membro del CTS Di Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani, giornalista, già membri del consiglio generale dei Club Pannella e della presidenza del Prntt

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Non sono pochi i membri del Cts che si trovano in una situazione di conflitto d’interesse. Con questa nota voglio offrire alla riflessione collettiva una breve biografia del dr. Sergio Abrignani, quello che “se ti vaccini non fai la dad…è un premio”. Insomma, uno dei mezzi booster che hanno particolarmente brillato nell’avallare indecenti ricatti di Stato. 

Sergio Abrignani, nato a Marsala non so quando, oltre ad aver ricoperto, dal 1999 al 2005, la carica di vice presidente della Chiron – società acquisita nel 2006 dalla Novartis – risulta avere interessi finanziari nella Chekmab srl, di cui detiene il 16,5% del pacchetto azionario ed è titolare di un brevetto su anticorpi monoclonali da utilizzare come terapia per i tumori solidi. Dal 1986 al 1987, il dr. Abrignani ha ricoperto il ruolo di ricercatore presso il Dipartimento di ricerca preclinica della Sandoz; dal 1990 al 1992 lo troviamo nei ranghi del gruppo Ciba-Geigy – nato dalla fusione tra Ciba e Geigy e poi denominato Ciba – nel ruolo di responsabile del laboratorio vaccini. Inciso: nel 1996, dalla fusione tra Ciba e Sandoz nascerà il gruppo Novartis, che, come detto, nel 2006 ha acquisito la Chiron del vice presidente Abrignani. Dal 2006 il pediatra siciliano è direttore scientifico della Fondazione INGM che, da quanto risulta dai bilanci 2018-2020, ha ricevuto generosi finanziamenti dalla Menarini, dalla Gilead, dalla Pfizer, dalla Bayer e dalla Merck. Il dr. Abrignani, inoltre, è membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Carlo Erba (istituita dalla omonima azienda farmaceutica) e della Sclavo Vaccine Associations, che vanta tra i suoi “Associate Members” la Gsk Vaccines Institute. Infine, il dr. Abrignani segnala nella sua dichiarazione pubblica d’interessi, rilasciata al Cts in data 26 aprile 2021, che la moglie “è dipendente di Gsk Italia nel settore ricerca”, ma che la stessa non ricopre ruoli esecutivi. Detto che tutte le attività del dr. Abrignani sono assolutamente legittime, verrebbe da chiedersi, però, quanto opportuna sia stata la sua nomina tra i membri del Cts. Il conflitto d’interesse, come detto e ripetuto, non è un’azione, ma una condizione di rischio che a volte si traduce in scelte non in linea con la tutela della salute pubblica. 

Il dr. Abrignani qualche settimana fa ebbe a dichiarare, per giustificare il green pass, che occorreva proteggere i vaccinati dai non vaccinati. Domanda: ma chi si vaccina non dovrebbe essere protetto dal vaccino? Che dire: in questi due anni ho sentito, visto e letto cose che voi umani…

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