UNO SGUARDO NEL PASSATO PER MEGLIO ORIENTARSI NEL FUTURO.

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Pasquale Bellitti, Michele Leone, Vito Di Trani, Viviana Verri, sono i sindaci che hanno segnato la storia politica degli ultimi 20 anni del nostro paese.
Di ogni amministrazione, di ogni sindaco, il cittadino conserva un ricordo, una memoria di cose fatte e di cose semplicemente promesse ed è sicuramente capace di tracciarne un bilancio, positivo o negativo che sia.

Iniziando dal medico Bellitti, poniamoci subito la presente domanda: il suo mandato di Sindaco, ha rappresentato qualcosa per la Comunità, per cosa dovrebbe essere ricordato dai cittadini?
Per il suo assenteismo? Per non aver fatto alcunché per Pisticci? Per aver asservito la funzione di Sindaco di un paese importante, uno dei più popolosi della Regione, alle ambizioni personali e professionali, agli avanzamenti di carriera, puntualmente arrivati, ed a quelle di dirigente politico?
Può, quindi, definirsi positivo il bilancio della sua Amministrazione? Io dico di no! Voi?

Per Michele Leone, il sindaco più controverso dello agone politico cittadino, il discorso è ben altro.
Tanto gli estimatori quanto i detrattori non potranno non riconoscere il suo amore, il suo attaccamento per Pisticci, nella cui memoria è impressa in maniera indelebile l’impegno che profuse, in qualità di dirigente del Genio Civile di Matera, perché si realizzassero i necessari interventi di consolidamento e le sistemazioni idraulico forestali, all’indomani della rovinosa frana che interesso’ il rione Croci nell’autunno del 1976. Da ricordare, poi, il decisivo contributo fornito alla realizzazione della Galleria “San Rocco”, che ha riscattato Pisticci centro da una atavica condizione di isolamento, avvicinandolo al centro abitato di Pisticci scalo ed al versante Basentano. La sua Amministrazione terminò anzitempo, ma ciò non toglie alcunché alle sue qualità di amministratore capace, da sempre impegnato sul fronte del contenimento del dissesto idrogeologico, che affligge soprattutto Pisticci centro, del miglioramento e della infrastrutturazione dell’intero territorio Comunale.

A Di Trani, poi, desidero, innanzi tutto, ricordare che un medico che ha ricevuto il mandato di Sindaco, se è una persona seria, non può pensare di non mettersi in aspettativa professionale e scegliere conseguentemente la retribuzione, da medico o da sindaco, alla quale ritiene di aver diritto. La ratio di questa “buona pratica” nasce dalla semplice considerazione che se pensi di fare entrambe le cose, scontenti tutti, pazienti e cittadini. Infatti, quando sei sindaco e fai il medico, sottrai tempo ai cittadini, quando fai il medico e sei sindaco, sottrai tempo ai tuoi assistiti. Ed a nulla vale l’artificio di aprire il proprio studio professionale dalle ore 5.00 alle ore 8.00 di mattina, perché il sindaco di una comunità è tale per ogni ora delle 24 che compongono la giornata.
Ma, a parte questo aspetto, che mi auguro, nessun altro medico eventualmente si trovasse a fare il sindaco, replichi, Di Trani, che a quanto leggo dalla stampa locale, pare voglia riproporsi come sindaco alle amministrative del prossimo autunno, non satollo del supplizio al quale ha sottoposto il comune di Pisticci nell quinquennio compreso tra il 2011 ed il 2016, passerà alla storia come quel sindaco che da ex comunista, statalista, massimalista, ha abbracciato, una delle pratiche più liberali in assoluto, ovvero la esternalizzazione del più importante dei servizi pubblici: la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Ora, se dalla privatizzazione del servizio, i cittadini avessero tratto vantaggio, “chapeau”, ci troviamo, invero, di fronte ad un vero e proprio bluff dove, l’aumento del costo del servizio di oltre un milione di euro, non ha determinato alcun incremento della qualità del servizio. Il paese è sporco, le strade non si puliscono con regolarità, né si lavano e, dulcis in fundo, le tariffe a carico dei cittadini sono aumentate. Ma il Sindaco Di Trani sarà ricordato anche per lo scellerato progetto che prevedeva di allocare il depuratore dei reflui fognari di Pisticci centro, in località “Madonna delle Grazie”, a non più di 900 metri in linea d’aria da C.so Margherita, non curandosi in alcun modo dell’impatto che la cosa potesse avere sulla vivibilità dell’intero centro abitato, a motivo dei miasmi mefitici che, inevitabilmente sarebbero arrivati financo nel “corso di Pisticci“. E non si creda che il disastro dell’amministrazione Di Trani consista solo in quanto testé riferito. V’è ben altro, sul quale avremo modo di riferire per dovere di giustizia e verità nelle prossime occasioni.
In ultimo, sul sindaco Verri non c’è molto da dire, il disastro della sua Amministrazione è sotto gli occhi di tutti, a dimostrazione del fatto che non ci si può improvvisare classe dirigente, solo e semplicemente perché la fortuna ci ha messo nelle mani un “gratta e vinci elettorale” e pensiamo di passare “genuinamente” dal roxj bar agli scranni della massima assise cittadina, il Consiglio Comunale ed al governo del Comune con tutto ciò che ne consegne in termini di autorevolezza e senso di responsabilità verso i cittadini.

Francesco Di Benedetto
Commissario Politico di “Fratelli d’Italia”

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