Proposte di modifica del Codice Appalti, accolte alcune richieste di Confapi Matera a beneficio delle piccole e medie imprese locali

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All’interno del decreto legge in materia di semplificazioni il Governo si appresta a inserire alcune modifiche al Codice Appalti, che vanno nella direzione proposta da Confapi Matera in occasione della concertazione svoltasi a Roma con le associazioni imprenditoriali.

“Siamo favorevoli alle 3 correzioni ipotizzate da Palazzo Chigi – dichiara il presidente della Sezione Edili di Confapi Matera, Claudio Nuzzaci – perché introducono semplificazioni di grande importanza e utilità per le piccole e medie imprese locali, come da noi auspicato e suggerito”.

“Il fatto che le associazioni che rappresentano le grandi imprese siano contrarie conferma che esiste una sostanziale incompatibilità per esse di rappresentare sia i piccoli e medi che i grandi, essendo gli interessi degli uni spesso confliggenti con quelli degli altri”.

“In particolare – prosegue il presidente Nuzzaci – la prima modifica che il Governo si appresta a varare riguarda l’innalzamento della soglia delle gare semplificate da 1 a 2,5 milioni. Cioè si consente di ricorrere alla procedura negoziata con inviti ad almeno 15 imprese per l’affidamento dei lavori di importo inferiore a 2 milioni e 500 mila euro”.  

“La seconda semplificazione riguarda l’estensione del massimo ribasso dagli attuali 2 milioni fino alla soglia comunitaria di 5 milioni, lasciando il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa alle gare di importo superiore. Anche su questo siamo d’accordo perché l’offerta economicamente più vantaggiosa comporta costi eccessivi per le piccole imprese. Inoltre, confutando l’opinione dei detrattori del massimo ribasso, riteniamo questo il criterio preferibile per i lavori minori anche perché in realtà i correttivi posti dal Codice vigente al criterio del minor prezzo sono tali per cui nelle gare i ribassi si sono notevolmente ridotti e il trend è ancora in discesa”.  

“Inoltre, se le opere devono andare in gara già con un progetto esecutivo, per i lavori più semplici e per le manutenzioni non si vede che utilità possa avere il criterio delle migliorie tecniche”.

“Infine – conclude il presidente degli Edili di Confapi Matera – il decreto legge prevede la possibilità di esaminare prima l’offerta economica e successivamente la busta dei documenti amministrativi, con un’evidente semplificazione dei passaggi burocratici. Ricordiamo, infatti, che oggi i tempi di cantierizzazione di un’opera pubblica sono esageratamente lunghi, per cui ogni intervento volto a semplificare e snellire l’iter è positivo”.

“Non condividiamo, dunque, l’atteggiamento di chi rema contro le piccole e medie imprese, dovendo per forza di cose tutelare gli interessi dei grandi costruttori”.

Le proposte degli Edili del Materano di modifica del Codice Appalti a vantaggio delle Pmi prevedevano anche la limitazione del ricorso al concordato preventivo per la continuità perché, attivato con percentuali irrisorie di pagamento ai creditori, finisce per danneggiare gravemente le piccole imprese creditrici. Infatti il concordato preventivo per la continuità è oggi diventato un mero escamotage grazie al quale le grandi imprese indebitate evitano il fallimento ma fanno fallire le piccole e medie imprese creditrici. C’è poi la richiesta dell’obbligo di prevedere, nelle gare stradali di manutenzione, micro lotti da 1 milione di euro al fine di favorire l’accesso delle imprese di minori dimensioni.

Matera, 17 dicembre 2018 Confapi Matera

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