ARSENALE NON SOLO AMIANTO OPERAIO EX ZINCHERIA MORTO DI CANCRO POLMONARE

Condividi subito la notizia

Sono sette gli imputati accusati a vario titolo per il decesso di un operaio ex Zincheria dell’Arsenale MM di Taranto morto di cancro polmonare, una vita di lavoro al servizio del Ministero della Difesa conclusasi tragicamente con la malattia tumorale. Ora, dopo l’inchiesta della Procura di Taranto e la richiesta di rinvio a giudizio, il procedimento penale dovrà accertare le possibili responsabilità di due Ammiragli, ex Direttori dell’Arsenale , tre Ufficiali Medici e due Capi Officina Calderai.  Nella prossima udienza di martedì 11 ottobre 2016 difronte al GUP di Taranto Contramianto e altri rischi onlus con il Presidente Luciano Carleo presenterà la Costituzione di Parte Civile a sostegno di quella verità e giustizia per le vittime dell’amianto ed altre sostanze cancerogene e tossico/nocive presenti nei luoghi di lavoro. Il Giudice per le Udienze Preliminari dovrà decidere se rinviare a giudizio gli imputati chiamati a rispondere secondo l’accusa e per gli incarichi ricoperti di gravi violazioni delle norme di igiene e sicurezza del lavoro in quanto, per i capi di imputazione, omettevano di mettere a disposizione del lavoratore mezzi personali di protezione appropriati ai rischi inerenti alle lavorazioni e alle operazioni effettuate e di fornirgli i necessari mezzi di protezione ed inoltre omettevano di fargli effettuare corsi sulla sicurezza e di fornirgli informazioni sui rischi specifici della sua attività lavorativa, in particolare ai tre medici è contestata la possibile omissione della sorveglianza sanitaria prevista con visite mediche semestrali. I fatti risalgono al periodo compreso tra gli inizi degli anni 80 e la metà degli anni 90 ed in particolare riguardano l’attività svolta dall’operaio con la qualifica di zincatore nel ex settore Zincheria del Reparto Calderai e Tubisti dell’Arsenale Marina Militare di Taranto. Secondo l’accusa la condotta dei sette imputati in cooperazione tra loro per imprudenza , negligenza e imperizia consentivano o comunque non impedivano che il lavoratore operasse nel capannone zincatura saturo di vapore , esposto a respirare vapori nocivi e polveri aerodisperse presenti nell’ambiente di lavoro per inadeguatezza degli aspiratori ad eliminarli , sicchè lo stesso contraeva un sarcoma polmonare con insufficienza cardio-respiratoria non monitorato, dal punto di vista sanitario, nei termini di legge , che ne determinava il decesso avvenuto nel 2006.

Hits: 2

Condividi subito la notizia