Ugl Metalmeccanici Torino ne discute su ‘Sviluppo e prospettive occupazionali per l’automotive’

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Presso lo Starhotels Majestic Premium, organizzato dalla Ugl metalmeccanici di torino, si è svolto il convegno dal tema ‘Sviluppo e prospettive occupazionali per l’automotive’: il dibattito è stato concentrato sulla transizione ecologica, la formazione e riqualificazione dei lavoratori, Pnrr e crisi aziendali. Hanno preso parte: Massimo Richetti, responsabile area lavoro e welfare di Confindustria Torino, Maurizio Marrone, Assessore Regione del Piemonte, Antonio Spera, Segretario Nazionale Ugl Metalmeccanici, Ciro Marino, Segretario Provinciale UglM Torino e Silvia Marchetti, Segretaria Regionale della federazione Piemontese. Dalla Segreteria Generale Roma in video conferenza, è intervenuto con il suo onorevole contributo il Segretario Generale Ugl, Paolo Capone.

Il Segretario Provinciale UglM Marino che ha introdotto i lavori, sottolineandone l’aspetto di confronto aperto con i rappresentanti delle realtà territoriali interessate al settore dell’auto dichiara che: “Siamo in un comparto industriale da tempo in crisi, approfondita dalla pandemia, con pesanti ripercussioni su lavoratori e famiglie. I dati di Stellantis sinora sono preoccupanti e che l’automotive a Torino è in forte affanno: occorre sviluppare politiche attive per garantire un futuro occupazionale senza tagliare servizi, mettendo al primo posto la sicurezza di lavoratori e lavoratrici. Sediamoci a un tavolo – ha concluso – per salvaguardare occupazione e produzioni e promuovere sempre più sul nostro territorio la green economy”.

Per il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici Spera, “certo oggi registriamo un dato sconcertante con le immatricolazioni in Europa più Paesi Efta e Regno Unito a novembre sono state 864.119, il 17,5% in meno dello stesso mese del 2020 e dove negli undici mesi il totale è di 10.824.670 immatricolazioni, lo 0,8% in più dell’analogo periodo dell’anno scorso. Però rievocate le difficoltà (-25% delle vendite sul 2019) come Ugl possiamo affermare che FCA e poi Stellantis hanno reagito in modo deciso, lavorando sulle sinergie post fusione e confermando il piano di investimenti da 5 miliardi di euro, 2 sul polo torinese, dove certamente sarà centrale l’elettrificazione con la 500 e nuovi modelli ibridi Maserati nel 2022. A Mirafiori – prosegue Spera –  si sviluppano il Battery Hub e 150.000mq di pannelli fotovoltaici che consentiranno di evitare 5000 tonnellate di CO2. E rispetto alle scelte delle tecnologie migliori, soprattutto in relazione alle fonti energetiche, alle tipologie e al numero di veicoli coinvolti l’Ugl punta in maniera esponenziale sulla riqualificazione e formazione del personale dove oggi i veicoli saranno sempre più digitalizzati e quindi sono utili maggiori competenze in questo ambito dove necessita il coinvolgimento e lo spirito di tutela della città e dei lavoratori. L’automotive è strategico per la città di Torino – conclude Spera – bisogna dimenticare la preoccupante grave crisi del 2020 che ha provocato in Italia un calo del 26% delle immatricolazioni in tutti i comparti dell’automotive. Servono allora interventi e misure in grado di incidere in maniera profonda sulla competitività e sulla tenuta del nostro settore con proposte strategiche nei settori della ricerca e dello sviluppo in materia di mobilità sostenibile”.

“Come UglM  – ha dichiarato Silvia Marchetti, Segretaria Regionale Piemonte – riteniamo sia necessario costruire politiche industriali che nascono dal basso per dare indicazioni nette e coerenti sul tema. Ancora più importante che questo processo possa arrivare dal nostro territorio, da sempre specializzato nella produzione delle auto. Serve un territorio fertile e Torino e il Piemonte lo sono, ma serve uno sforzo politico che aiuti e favorisca anche l’attenzione verso le piccole e medie imprese che sono il fulcro di questa realtà e dove come Ugl . conclude –  mostriamo solidarietà e vicinanza alla causa dei circa 400 lavoratori della Whirlpool ex Embraco che da oltre 4 anni sono senza alcuna prospettiva occupazionale”.

“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta quello che noi abbiamo chiesto da tempo, ma non  avremmo voluto la pandemia per ottenere questo risultato. Lo sciopero consumato da CGIL e UIL è stato sbagliato e controproducente. Ribadiamo, pertanto, la nostra contrarietà alla strumentalizzazione dei lavoratori per finalità politiche e rinnoviamo l’appello alla responsabilità. I 220 miliardi del Pnrr, la riforma del Patto di stabilità e la possibilità di nuovi investimenti in politiche occupazionali e infrastrutturali rappresentano un’opportunità senza precedenti per lo sviluppo e la modernizzazione del Paese. Occorre, dunque intensificare il confronto fra Governo e sindacati per avviare un percorso orientato alla crescita e alla creazione di nuovi posti di lavoro” – lo ha detto Il Segretario Generale Ugl Capone.

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