DIGA RENDINA, MERRA: LANCIAMO LA SFIDA DELL’IDRICO NELL’AREA NORD

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L’assessore regionale interviene sulle risorse destinate dal governo nazionale alla Basilicata nell’ambito del Pnrr alle infrastrutture idriche e annuncia importanti novità su nuovi percorsi di ciclovie turistiche

“Aver finanziato, promosso e realizzato uno studio che ha dimostrato che la Diga del Rendina avesse tutte le caratteristiche per poter essere ripristinata è stato una mossa vincente: proprio in virtù di quel lavoro, infatti, siamo riusciti ad agganciare il progetto di riattivazione del grande invaso idrico, alle enormi opportunità del Pnrr, tanto che, come preannunciato nei giorni scorsi, saranno destinati allo scopo 43 milioni dei complessivi 64 milioni euro riservati al sistema delle infrastrutture idriche lucano”.
Ad affermarlo, l’assessore regionale ad Infrastrutture e Mobilità, Donatella Merra, che interviene sulle risorse già preannunciate la scorsa settimana nell’ambito del Pnrr, pari a 64 milioni complessivi.
“A conclusione dell’iter di approvazione nelle sedi politiche, presso la Commissione infrastrutture della quale faccio parte e presso la Conferenza Stato-Regioni, alla presenza del presidente Vito Bardi – ha detto in merito l’esponente della giunta lucana – è stato confermato lo stanziamento di 64 milioni di euro da utilizzare, ad esempio, anche per il completamento dello Schema idrico Basento-Bradano. I 43 milioni per la diga del Rendina erano stati candidati a valere sul Pnrr per le grandi infrastrutture idriche dal nostro Dipartimento. Fortunatamente esisteva uno studio di base da noi promosso, sulle risorse di oltre un milione di euro, stanziate nel 2018 dall’allora sottosegretario Siri. Quello studio, avviato a maggio 2019 e concluso nell’ottobre del 2020 – ha messo in chiaro Merra – aveva attestato la possibilità di rimettere in esercizio e di ripristinare l’invaso e per quanto non ci sia ancora un progetto preliminare concluso siamo riusciti a far approvare dal Ministero il progetto candidato per 43 milioni di euro”.
Ma dal Pnrr arriveranno non solo risorse per la diga del Rendina. “Basti pensare – ha sottolineato l’assessore – agli 11,5 milioni di euro per il ripristino della galleria di collegamento fra le dighe di Acerenza e di Genzano di Lucania, per il completamento dello Schema idrico Basento-Bradano e ai 10 milioni per l’interconnessione dello Schema idrico del Melandro con quello del Marmo”. L’assessore Merra, infine, annuncia che nei prossimi giorni convocherà una conferenza stampa “nel corso della quale verrà fatto un quadro di tutti i decreti Pnrr a valere su infrastrutture, trasporti ed edilizia, passando per nuovi bus e treni, edilizia residenziale pubblica e infrastrutture idriche. Ci saranno poi importanti novità sulle ingenti risorse che saranno destinate alle ciclovie, con l’annuncio di nuovi itinerari turistici, varati dalla Commissione infrastrutture e da me proposti per unire i due mari lucani, Tirreno e Ionio e per la valorizzazione degli itinerari turistici del Vulture.”

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