Casa delle tecnologie emergenti di Matera

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C’è  voluto un anno per recuperare i ritardi accumulati per l’avvio della Casa delle tecnologie emergenti di Matera, grazie  al prezioso e competente lavori  svolto  dall’ex assessore all’Innovazione Alberto Acito, e appena 15 giorni di insediamento del nuovo per accumulare un ritardo di ben sei mesi. Preoccupa il rinvio della inaugurazione della Casa delle tecnologie emergenti e della Digital Week, annunciati ben due mesi fa per il mese di  dicembre ed ora rinviati addirittura al mese di giugno.  

La motivazione addotta dal nuovo assessore sarebbe la “recrudescenza del Covid”: un problema che a quanto pare colpisce settorialmente, per assessorati,  dal momento che non è un limite per tutte le altre attività – all’aperto o al chiuso, con ospiti di fuori regione o meno -, come ad esempio per tutte le iniziative per il Natale -. 

Matera rischia di perdere una occasione preziosa. Nel corso della Settimana erano previsti incontri one to on per recepire le necessità delle imprese e dei partner e per raccogliere esigenze e indicazioni per allestire i laboratori tecnologici: senza queste indicazioni si rischia una progettualità scollata dalle necessità effettive delle imprese locali.

Eppure, l’hub di San Rocco aveva già assunto una nuova veste, con tecnologie innovative, , connettività ed una nuova hall, tutto in tempo per l’inaugurazione prevista per l’11 dicembre. Adesso Matera apprende che è tutto rinviato fra sei mesi. Sono le prime chiare conseguenze negative di un rimpasto degli assessori che, tra l’altro, ha umiliato le competenze per fare spazio a vecchie logiche di potere. Questa volta la scusa della inefficienza e della inadeguatezza è stata il Covid, la prossima volta sentiremo dire che “è tutta colpa di quelli che c’erano prima” e magari  ci sarà modo per azzerare quello che di buono è stato fatto per la città.

La partenza della nuova giunta dei vecchi personaggi non promette nulla di buono.

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