Un’occasione per riflettere anche sull’impegno del legislatore regionale

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Proclamata nel 1992 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), si commemora in tutto il mondo la Giornata internazionale delle persone con disabilità. L’attenzione è richiamata sulla promozione della piena inclusione delle persone disabili in ogni ambito della loro vita, promuovendone i diritti ed il benessere. 

Rafforzare gli sforzi per dar loro accesso ai servizi essenziali, come la salute, l’istruzione, l’occupazione, in modo che i cittadini con difficoltà non siano ‘lasciati indietro’, soprattutto in tempi di crisi, come quella di Covid-19, che ha contribuito ad accentuare le disuguaglianze già preesistenti.  In questi ultimi due anni, infatti,  le persone con disabilità hanno avuto meno possibilità di poter accedere all’assistenza sanitaria e all’istruzione.

Con la L.R. n. 38/2014, la Regione Basilicata è intervenuta nel settore attraverso l’istituzione dell’Osservatorio Regionale sulla condizione delle persone con  disabilità e l’approvazione di piani e programmi di interventi, al fine di garantire e rendere esigibili il diritto allo studio e all’inclusione. 

Le criticità però non mancano e occorre moltiplicare gli sforzi. La scuola non riesce con il personale a disposizione a rispondere pienamente, ad esempio, ai bisogni degli studenti con disturbi specifici di apprendimento (DSA) e con bisogni educativi speciali (BES). C’è da evidenziare, inoltre, che in alcuni casi la diagnosi funzionale (DF) viene formulata con ritardo e nel caso di disturbi del neurosviluppo, come l’autismo, diventa essenziale attivare tempestivamente tutti i percorsi terapeutici. Altra criticità è data dalla mancanza di  insegnati di sostegno che hanno un ruolo fondamentale per facilitare la comunicazione dello studente portatare di disabilità con le persone che interagiscono con lui, oltre che sviluppare le diverse abilità. 

Occorre sostenere l’ambito socio assistenziale e scolastico, e in particolare l’assistenza all’autonomia ed alla comunicazione, mettendo in campo una serie di azioni formative, educative, relazionali nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché in ambito extra scolastico. Solo riaffermando la piena realizzazione dei diritti umani di tutte le persone con disabilità, potremmo parlare di diritti umani e libertà fondamentali. 

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