DIA IN BASILICATA, CIFARELLI PD: IL PRESIDENTE BARDI SIA REALE INTERPRETE DI QUESTA VOLONTA’ POLITICA COMUNE

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La lotta alla criminalità organizzata e a tutte le mafie non dovrebbe essere motivo di polemica politica ma, anzi, dovrebbe unire tutti i partiti e tutti coloro che operano nella gestione della cosa pubblica. Questa la dichiarazione del capogruppo PD in Consiglio regionale dopo la importante operazione ‘Lucania Felix’ contro la criminalità organizzata, compiuta dalle forze di Polizia e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza guidata dal procuratore capo Francesco Curcio, a cui va ogni apprezzamento per il difficile lavoro che sta svolgendo in Basilicata.
La Basilicata isola felice non esiste più, semmai sia esistita.
Già la relazione sull’attività svolta e sui risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia relativa al primo semestre 2020 presentata dalla Ministra dell’Interno Lamorgese e trasmessa alla Presidenza della Camera, apriva uno squarcio preoccupante sulla capacità organizzativa e trasformistica delle organizzazioni criminali presenti in Basilicata.
Questione più volte rimarcata al punto tale dall’essere praticamente unanime il coro di chi chiede l’istituzione della DIA in Basilicata.
Ma ciò di cui parliamo è qualcosa che va sostenuto con atti ed attività conseguenti.
Nel Consiglio regionale di ieri ho chiesto al Presidente Bardi di rendere conto al Consiglio regionale della sua attività circa l’istituzione della DIA in Basilicata in ottemperanza ad una mozione unanime approvata dal Consiglio mesi fa. Ma il Presidente non ha inteso prendere la parola.
A riguardo, conclude Roberto Cifarelli, presenterò un’interrogazione consiliare in modo da far uscire dagli equivoci il Consiglio regionale su temi fondamentali per il presente ed il futuro della nostra Basilicata.

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