Economie di libertà: la tappa finale della Carovana antiracket e antiusura a Scanzano Jonico (Mt)

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La lunga strada percorsa dalla carovana antiracket e antiusura 2021, del progetto Economie di Libertà, arriva alla tappa finale: mercoledi 1 dicembre alle ore 18.00 nella sala consiliare di Scanzano Jonico. Una tappa cruciale, come tutte quella toccate dal mese di settembre ad oggi, dalla Basilicata alla Calabria, per poi tornare in terra lucana; una tappa che già da tempo era in programma proprio come evento conclusivo di questo lungo viaggio. Economie di Libertà, il progetto finanziato dal Programma Operativo Legalità- FESR/FSE 2014-2020, già nel mese di luglio aveva scelto proprio Scanzano Jonico per la sottoscrizione di un protocollo d’intesa (il primo di una lunga serie di patti con le istituzioni) tra la Fondazione Nazionale Antiusura ‘Interesse uomo’’ onlus e la Prefettura di Matera. Negli ultimi mesi sono successe tante cose: nel Comune sciolto per infiltrazioni mafiose alla fine del 2019 i cittadini hanno votato un nuovo sindaco che, però, è stato ritenuto incandidabile e la Prefettura ne ha sospeso la proclamazione, facendo ritornare il commissariamento. 

‘’Siamo, di fatto, partiti da lì ed è giusto tornarci- spiega don Marcello Cozzi, presidente della Fondazione Interesse Uomo- e, nel frattempo, a Scanzano Jonico sono successe tante altre cose. E’ un simbolo di un territorio tormentato che però vuole l’affermazione della legalità e della giustizia. Quando costruimmo l’itinerario della Carovana concordammo con l’allora Prefetto Rinaldo Argentieri che si dovesse poi concludere a Scanzano Jonico per quello che il Metapontino ha rappresentato negli ultimi anni. In quel territorio meraviglioso è tempo che i cittadini prendano in mano le sorti della propria libertà’’. 

L’appuntamento del 1 dicembre, dal titolo ‘’Legalità e/è Corresponsabilità. Insieme, protagonisti di democrazia’’, vedrà la partecipazione di rappresentanti istituzionali, associazioni, cittadini che hanno accompagnato il percorso della carovana e che sono chiamati a tracciarne un altro: quello che, da qui in avanti, ci vede tutti protagonisti nel più grande obiettivo che un territorio possa immaginare, che è quello di vivere perseguendo e promuovendo sempre azioni di legalità. Solo in questo modo saremo davvero liberi.  Di scegliere. Di vivere. 

In allegato il programma dettagliato dell’iniziativa. 

‘’Economie di Libertà’’ è un progetto che ha come prioritario obiettivo quello di aiutare concretamente chi è stato colpito dai fenomeni di usura e di estorsione. Due le regioni coinvolte: Calabria e Basilicata. Cinque i presìdi di legalità individuati, punti di riferimento fisici e operativi per portare avanti le attività del progetto: tre sono in Calabria a Cetraro (Cs), Cassano allo Ionio (Cs) e Limbadi (VV); due in Basilicata a Potenza e Montescaglioso (Mt). Promosso dalla Fondazione Nazionale ‘’Interesse Uomo’’ Onlus e finanziato dal Ministero dell’Interno nell’ambito del Programma Operativo ‘’Legalità’’, il progetto si sviluppa attraverso un fitta rete operativa di diversi soggetti: partner ufficiale è la Fondazione Antiusura San Matteo Apostolo (Cassano allo Ionio); l’Associazione Antiracket Falcone e Borsellino (Montescaglioso); l’organizzazione di volontariato San Benedetto Abate (Cetraro);  l’Università della Ricerca, della Memoria e dell’Impegno Rossella Casini (Limbadi). 

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