INTERVENTO DEL PRESIDENTE ROCCO GUARINO ALLA CERIMONIA DI CONSEGNA DELLE STELLE AL MERITO DEL LAVORO

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“Più di qualcuno, in questa ricorrenza ufficiale, ha voluto salutare questa cerimonia, come l’auspicio e l’opportunità, di un nuovo esempio da far seguire alle nuove generazioni. Di fatto, voi premiati, siete testimonianza di etica del lavoro e di coscienza sociale, avete contribuito al benessere della comunità potentina.L’etica, è stato evidenziato, tiene assieme un altro elemento centrale: l’equità intergenerazionale.Agire eticamente nella vita dell’impresa e del mondo del lavoro, significa inoltre permettere la crescita dei giovani.Oggi più che mai, con le sfide e le opportunità che il Next Generation EU ci propone, l’istruzione e la formazione dei giovani sono basi per il futuro e di una nuova crescita, fondata su una visione dello sviluppo incardinata sui pilastri del lavoro, del merito, della responsabilità e della sostenibilità.I pilastri, cioè, di una società giusta, inclusiva, meritocratica, ricca di opportunità per tutti.E voi, con il vostro esempio, con la vostra forza viva, con la capacità di mantenere anche dopo la conclusione della vita lavorativa, questo segno forte distintivo attraverso associazioni, organizzazioni sociali, culturali, potete essere motore di inclusione e garanzia di comunione di intenti.Questo ci si attende una volta scesi da questo palco quando vedete scorrere nei vostri occhi e nella vostra mente, il percorso che avete compiuto per arrivare fin qui. Fatto di sogni, di sacrifici, di sofferenze e di soddisfazioni. Senza retorica ma nella certezza di avere davanti un domani dove raccontare anche l’emozione provata questa mattina, significa dare un senso a quello che avete fatto.Il senso etico di questa riconoscenza, di cui parlavo prima, ecco che ritorna nel nostro comune sentire e ragionare.E’ sul capitale umano che si fonda il futuro di un Paese, dunque sui lavoratori di ogni ambito e carattere”.Un capitale umano che si incrocia con la voglia di rinascita del nostro Paese e con le nuove opportunità del PNRR che, come ha ricordato il capo dello Stato, Sergio Mattarella:“è una storica occasione che determinerà l’eredità che lasceremo ai giovani. Potremo raggiungere gli obiettivi sperati solo se sarà visibile un impegno corale e una convergenza di fondo tra pubblico e privato, tra istituzioni e imprese. Il lavoro sarà la misura del Pnrr: sappiamo che dobbiamo colmare alcuni deficit, come il lavoro femminile e l’occupazione giovanile che non possono che essere al centro del Pnrr. C’è una grande alleanza tra generazioni che va saldata…Un patto tra generazioni da rinnovare”.Questa rinnovata funzione del lavoro – ha detto poi più di qualche addetto ai lavori compresi sociologi, giornalisti, economisti – è emersa con forza, purtroppo, ancora una volta proprio durante il difficile periodo che abbiamo vissuto negli anni passati e ormai da circa un anno e mezzo, quando molto forte è stata la nostra preoccupazione per la crisi finanziaria ed economica da cui tutto il mondo è stato investito all’alba del 2010 e poi si è ripresentata con la virulenza di un maledetto virus, all’alba del 2020.C’è stata una pesante caduta della produzione e dei consumi, da cui ci stiamo pian piano risollevando; si è confermata la vocazione e intraprendenza industriale dell’Italia, ma ci sono state aziende, soprattutto piccole e medie imprese, che hanno subìto colpi non lievi; e a rischio, è soprattutto l’occupazione. Si è fatto non poco per salvaguardare il capitale umano, per mantenere al lavoro forze preziose anche nelle aziende in difficoltà, e si è allargata la rete delle misure di protezione e di sostegno; ma hanno pagato, in centinaia di migliaia, i lavoratori a tempo determinato i cui contratti non sono stati rinnovati e le cui tutele sono rimaste deboli; e indubbia è oggi la tendenza a un aumento della disoccupazione, soprattutto di quella giovanile.In questo contesto noi tutti dobbiamo affrontare l’attuale crisi come grande prova e occasione per aprire al Paese nuove prospettive di sviluppo, per sciogliere nodi che da troppo tempo impacciano in Italia il cammino della crescita economica e sociale., per tornare a camminare a testa alta.E voi premiati ne siete un buon esempio.”

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